Aggressione razzista, la solidarietà di Anpi, Cgil, Pd e Cisl

Manifestazioni di sdegno verso il deplorevole atto di natura xenofoba da diverse parti della vita civile e politica del capoluogo 

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    “2018? Ufficialmente sì. Di fatto no. Perché quanto accaduto a Falerna pochi giorni fa sa di medioevo”. Inizia così la nota del segretario generale della Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone nel commentare l’aggressione subita da un cittadino di origine dominicane sposato con una donna calabrese. L’uomo che era in compagnia della moglie, incinta, e della suocera, in un ristorante sarebbe stato insultato e poi colpito a sprangate fuori dal locale. “È assurdo – scrive Mingrone – leggere, ancora oggi, certe notizie. Ciò, però, vuol dire che bisogna ancora parlare e promuovere dibattiti sull’integrazione. Il tema dell’accoglienza va affrontato a 360 gradi senza infigimento alcuno. Tutte le istituzioni devono fare quadrato e sanare situazioni di discriminazione da ogni punto di vista. Culturale, sopratutto. Diversamente saremo un popolo di emigrati che ha, negli anni, trovato porte aperte ovunque ma che, ad oggi, le chiude (culturalmente sopratutto) ad altri emigrati”.

    Anche la Cgil è intervenuta sulla vicenda. ‘È veramente deplorevole  – affermano – l’aggressione razzista avvenuta l’altra sera a Falerna nei confronti di un cittadino domenicano e di alcuni suoi familiari. Il clima di odio che si sta scatenando nel Paese rischia di alimentare, e accentuare, una cultura sciovinista e xenofoba che stigmatizziamo con fermezza. Siamo in presenza di atteggiamenti che stridono con la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità che la stragrande maggioranza del popolo calabrese possiede. Occorre reagire per fronteggiare questa offensiva deleteria e costruire da subito un argine con tutte le forze sane e democratiche che non si riconoscono in questi atti di violenza. La nostra azione costante continuerà in modo adeguato con iniziative appropriate per fronteggiare questa repellente recrudescenza di intolleranza. Esprimiamo la nostra vicinanza e concreta solidarietà alle vittime di questa incivile aggressione e auspichiamo che chi di competenza si attivi per garantire l’incolumità e la sicurezza di tutti i cittadini attraverso un più stringente controllo e presidio del territorio evitando così alla Calabria di precipitare nel baratro di un anacronistico far west’.

    L’Anpi ha sottolineato come ‘L’aggressione razzista di Falerna oltre allo sdegno e alla riprovazione di tanta parte del paese e della nostra regione, deve una volta per tutte far capire che quando parliamo di clima d’odio e di rancore; di razzismo e xenofobia; di intolleranza verso gli immigrati, i rom e tutto un mondo fatto di poveri, emarginati, clochard, non lo facciamo per un desiderio di polemica sterile ma per denunciare con forza quanto sta avvenendo nel nostro paese dall’insediamento del nuovo governo. Non si era mai visto – se non nel periodo della dittatura fascista – che uomini delle istituzioni; rappresentanti dell’esecutivo; ministri e capi partito vari si dedicassero all’incitamento quotidiano dell’odio verso “i diversi” immigrati in primis. Negli ultimi due mesi sono almeno 50 gli episodi denunciati di aggressioni razziste; senza contare tutti i fatti non denunciati per paura e ritorsioni. Assistiamo ad uno sdoganamento culturale del razzismo, all’idea cioè che picchiare un “nero” non è reato. Atteggiamenti che credevamo archiviati dalla storia si ripropongono invece in tutta la loro drammaticità. Ecco perché l’impegno antirazzista e antifascista non può essere una tantum. Non può in sostanza risvegliarsi solo di fronte al fatto violento. Le forze democratiche, tutte le Associazioni, così come le donne e gli uomini di questo paese devono far sentire la loro voce. E’ la nostra Costituzione nata dalla Resistenza a indicare la strada. Il brutale pestaggio di Falerna non è stato il primo e non sarà l’ultimo. L’Anpi come sempre rimane in prima linea a combattere questa deriva rancorosa e violenta. Da lunedì 20 sino al 31 agosto una serie di iniziative già programmate avranno al centro proprio le tematiche dell’antirazzismo e dell’antifascismo. Invitiamo la cittadinanza a partecipare’.

    Ancora, solidarietà al giovane dominicano ed alla sua famiglia è stata espressa dal circolo Pd Lauria di Catanzaro. ‘Il circolo – affermano –  nella persona del segretario Antonio Menniti, della Presidente Giulia Veltri, dei dirigenti e iscritti tutti, si stringe attorno a Carlos e alla sua famiglia a seguito dell’orrenda aggressione fisica e verbale a sfondo razzista che hanno subito nella notte ferragostana in un locale di Falerna Marina da parte di 7 individui. A Carlos, ragazzo domenicano giunto in Calabria per amore, per conoscere i futuri suoceri,  non possiamo che essere vicini e augurargli di coronare presto il sogno del matrimonio. A Falerna già nel gennaio di quest’anno un giovane ivoriano era stato accoltellato e minacciato a seguito di un tentativo di rapina. In entrambi i casi la magistratura farà il suo corso, ma alla politica tocca, in ogni caso, interrogarsi. Il clima razzista e xenofobo fomentato dal governo nazionale “giallo-verde” attraverso slogan e frasi ad effetto non può che essere correo rispetto ad episodi come questi. Il ministro “della pacchia” e senatore calabrese Matteo Salvini, tra un mojito a Milano Marittina e un video a Lesina dove sponsorizza piatti di pesce, lo stesso  giorno dell’aggressione di Carlos era in Calabria, a San Luca in preda ad attacchi di annuncite, ma sull’episodio non ha avuto tempo di intervenire. L’estate calabrese 2017 è stata negativamente caratterizzata dall’episodio della casa vacanze di Ricadi che “non accetta gay e animali”, mentre in quella di quest’anno riecheggeranno quelle orrende parole “sei un negro di m…In Calabria non vi vogliamo”. Entrambi gli episodi  – concludono dal circolo Pd Lauria – hanno avuto un triste eco nazionale dando alla Calabria un’immagine distorta, diversa dalla Calabria vera che è ospitale, accogliente e inclusiva’. 

     

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