Prete accusato di appropriazione indebita, prosciolto

Il processo non doveva essere celebrato

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    Ieri mattina, innanzi al Tribunale di Lamezia Terme, in composizione monocratica (giudice Tallarico), si è tenuto il processo a carico di un prete, imputato del delitto di appropriazione indebita in danno dell’Amministrazione comunale di Lamezia Terme. Nel corso della prima udienza dibattimentale, il Tribunale ha emanato sentenza d’immediato proscioglimento dell’imputato poiché l’azione penale non doveva essere sin dall’inizio esercitata, accogliendo l’eccezione del collegio difensivo del presule, composto dagli avvocati Salvatore Grandelli e Simone Rizzuto. In particolare, sono state portate all’attenzione dell’Organo giudicante le modificazioni normative intervenute per effetto della recente riforma di cui al Decreto legislativo n. 36 dell’anno 2018, con la quale è stato innovato il regime giuridico di procedibilità del delitto di appropriazione indebita. Il Tribunale, dunque, ha dovuto prendere atto dell’assenza della condizione di procedibilità del reato, proscioglendo l’imputato poiché la vicenda giudiziaria non sarebbe mai dovuta incominciare, riservando le motivazioni della decisione in giorni novanta.

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