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Attualità

Poche biciclette a Cerignola, ma le piste ciclabili ci sono: e se ci fossero anche gli incentivi?

Parecchi comuni italiani introducono incentivi per rendere i cittadini più “green” e consapevoli

Con l'arrivo della primavera e le giornate più lunghe e miti a Cerignola si vede qualche bicicletta in più. Non è raro incontrare qualche signora che sceglie questo mezzo per andare a fare la spesa o qualche signore anziano che preferisce mantenersi in forma in modo economico e rispettoso dell'ambiente.

Rispetto al numero di abitanti, però, gli appassionati di bicicletta o i fruitori di questo mezzo "green" a Cerignola sono ancora pochi. Considerando che sono state realizzate piste ciclabili sia in città che in periferia, non sono tante le persone che scelgono la bici per spostarsi o andare al lavoro.

I più giovani preferiscono invece scorrazzare su monopattini elettrici o biciclette elettriche. Tanto è vero che, soprattutto nelle ore serali, tali mezzi infestano le strade del centro cittadino impedendo una serena e sicura passeggiata.

C'è anche chi-legittimamente- afferma di non sentirsi sicuro a muoversi in bicicletta per le strade di Cerignola. Ma ci sono automobilisti che-di rimando- dichiarano di aver paura delle persone in bicicletta, soprattutto anziane, perché il più delle volte non rispettano le regole della strada e della segnaletica.

Insomma, Cerignola non è proprio una città "da bicicletta". Però un modo per convincere gli scettici o gli indecisi ci sarebbe: introdurre incentivi economici e buoni spesa per "premiare" chi decide di muoversi utilizzando la bicicletta.

Lo stanno facendo in tanti comuni italiani (soprattutto nel Nord Italia), ma vi sono comuni virtuosi anche al Sud, come nel Salernitano e a Bari.

In alcune città si prevede l'installazione di un kit, con relativa applicazione, che permette di tenere sotto controllo il percorso fatto in bicicletta dall'utente, al fine di ottenere premi per un importo di 0,25 centesimi al chilometro (pari a 2 euro al giorno e 30 euro al mese). I percorsi rientranti nel premio sono quelli "classici", ossia casa-scuola e casa-lavoro, si escludono quindi le gite o le passeggiate.

Questo progetto si chiama "Pin Bike", e vi hanno aderito anche le città di Bari e Foggia.

A Trento vengono attribuiti premi in denaro per i dipendenti comunali che si recano in ufficio con la bicicletta. Il Comune paga 25 centesimi al chilometro, per un importo massimo di 2 euro al giorno. I sette dipendenti che percorrono più chilometri ricevono uno speciale premio compreso tra 20 e 50 euro.

C'è un'altra variante che suscita interesse, ed è quella dei buoni spesa presso negozi convenzionati. Tale formula è stata scelta e introdotta con successo a Bologna e Modena.

Visto che il risparmio, la tutela dell'ambiente e la salute non sono argomenti abbastanza convincenti, forse a Cerignola l'euro potrebbe convincere qualche persona in più a prendere la bicicletta anzichè la macchina.
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