In Cina e Asia – Strumenti informatici americani alla mercé dell’intelligence cinese

In Notizie Brevi by Alessandro Zadro

Secondo Symantec, una società leader nel campo della sicurezza informatica, gli agenti dell’intelligence cinese hanno acquisito strumenti di hackeraggio sviluppati dalla National Security Agency (NSA) e li hanno utilizzati nel 2016 per attaccare alleati americani e società private in Europa e Asia. L’episodio è la riprova che gli Stati Uniti hanno perso il controllo di parti chiave del proprio arsenale a difesa della sicurezza informatica. Sulla base dei tempi degli attacchi e degli indizi nel codice informatico, l’intelligence cinese sembra aver catturato i codici direttamente da un attacco subito dalla stessa NSA. Quanto accaduto ha acceso una discussione all’interno della comunità dei servizi segreti sul fatto che gli Stati Uniti debbano o meno continuare a sviluppare alcune delle cyber-armi più tecnologiche e furtive al mondo, se non sono nemmeno in grado di tenerle al sicuro da attacchi esterni. Il gruppo cinese di hackers in questione è responsabile di numerosi attacchi ad alcuni degli obiettivi di difesa più sensibili all’interno degli Stati Unti, tra cui figurano produttori di tecnologia spaziale, satellitare e di propulsione nucleare. In questo caso, Symantec non è sicura di come i cinesi abbiano ottenuto i codici sviluppati dagli americani, ma sanno per certo che gli stessi codici sono stati riutilizzati dall’intelligence cinese per effettuare cyber-intrusioni in una serie di paesi e territori, tra cui Belgio, Lussemburgo, Vietnam, Filippine ed Hong Kong. Gli obiettivi includevano organizzazioni di ricerca scientifica, istituzioni educative e reti informatiche [fonte: NYT]

Airbnb in Cina si scontra con i primi annunci discriminatori

Il successo che Airbnb sta riscuotendo in Cina ha messo in luce un nuovo fenomeno di discriminazione nei confronti degli uiguri e dei tibetani, ma anche di altre minoranze etniche cinesi, ai quali verrebbe impedito di affittare alcune camere per motivi apparentemente legali. Una delle 35 inserzioni discriminatorie rintracciate da Wired recita: “non abbiamo ricevuto il permesso dalla stazione di polizia per ospitare uiguri, non prenotate”. Maya Wang, ricercatrice presso Human Rights Watch, conferma che “sia prassi in Cina ricevere più visite da parte della polizia locale qualora si decida di ospitare uiguri,” e che dunque “molti scelgano in via discriminatoria di non ospitare alcun residente in Xinjiang per non incorrere in problemi con le autorità”. Tao Peng, a capo di Airbnb Cina, ha ricordato che “la Cina è una priorità fondamentale per Airbnb” e che dunque, al fine di espandersi, l’azienda americana è più vicina che mai alle volubili norme cinesi. Airbnb è finito su tutti i giornali nel marzo 2018 quando ha annunciato che avrebbe richiesto ai propri host di registrare gli ospiti stranieri con la polizia al momento del check-in. Alcuni host cinesi si sono giustificati sostenendo che, come molti alberghi in Cina, non hanno ricevuto il permesso per potere ospitare cittadini non-cinesi. Ma gli uiguri, i tibetani e i membri di altre minoranze sono cittadini cinesi a tutti gli effetti, e non esistono leggi cinesi a livello nazionale che obblighino la polizia ad effettuare controlli straordinari. A seguito delle segnalazioni di Wired, Airbnb ha eliminato circa la metà degli annunci discriminatori individuati [fonte: Weird]

Ingegnere cinese eletto capo tribù in Nigeria

Kong Tao, originario della provincia dello Henan, nella Cina centrale, ha ricevuto la nomina a capo di una tribù nigeriana per aver contribuito attivamente allo sviluppo delle infrastrutture del paese africano. Arrivato nel paese nove anni fa come ingegnere a capo di un progetto ferroviario, Kong è oggi direttore generale della filiale nigeriana della China Civil Engineering Construction Corporation. Nel corso degli anni, Kong e il suo team hanno portato a termine due linee ferroviarie ad Abuja, capitale della Nigeria, riparato due strade pubbliche, costruito tre edifici scolastici e un campo da calcio per un villaggio. Kong ha affermato che “aver ricevuto il titolo è sicuramente un onore ed una responsabilità, ma che non interferirà in alcun modo con le questioni politiche locali”. La sua storia ha avuto più di 180 milioni di visualizzazioni e 10 mila commenti su Weibo, il Twitter cinese [fonte: Scmp]

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