Addio a Daniele Segre, regista di cinema e teatro. Aveva 71 anni, è scomparso a Torino il 4 febbraio. Nato ad Alessandria l'8 febbraio 1952, costantemente devoto alla realtà sociale, e tra i suoi film si annoverano Morire di lavoro, Ragazzi di Stadio quarant'anni dopo, Lisetta Carmi un'anima in cammino e Nome di battaglia: donna.

Talento poliedrico, anche sceneggiatore, montatore, scenografo e produttore, è stato docente di Cinema della realtà al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e direttore didattico del corso di reportage della sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema.

Tra gli ultimi suoi lavori Un tempo un incontro del 2021 dedicato al pioniere dell’underground Tonino De Bernardi, la cerimonia funebre - rende noto la società I Cammelli che aveva fondato nel 1981 - per Daniele Segre si terrà al reparto israelitico del Cimitero Monumentale di Torino, corso Regio Parco 90, mercoledì 7 febbraio alle ore 10.

"Daniele - dichiarano in una nota i familiari Marcella e Emanuele Segre - ha dedicato la sua vita al “cinema della realtà”, dando voce a emarginati e fragili e onorando personaggi che hanno segnato la storia. Fotografo, autore di film scomodi e provocatori, è stato ideatore di un inconfondibile linguaggio cinematografico di rottura con i canoni convenzionali. Insegnante esigente e stimato, ha introdotto al cinema sociale generazioni di studenti, trasmettendo loro perseveranza, passione e competenze tecniche. Sincero e coerente, intuitivo e curioso, dall’ironia tagliente, lo ricorderemo per la sua acutezza nel mettere in luce gli aspetti più profondi delle persone e per il suo costante impegno umano, civile e politico".