Troppa grazia: il film di Gianni Zanasi presentato a Cannes 2018

Gianni Zanasi dirige Troppa grazia, il suo nuovo film presentato al Festival di Cannes 2018. Protagonista della storia è Lucia, una donna sola che in un giorno qualunque, farà un incontro molto particolare, che le cambierà la vita.

Risate, religione e riflessione: tutto questo è Troppa grazia, il nuovo film diretto da Gianni Zanasi, presentato in questi giorni al Festival di Cannes

Un incontro particolare, una strana ragazza e un mistero improvviso: questo è quello che deve affrontare Lucia, la protagonista di Troppa grazia, il nuovo film diretto da Gianni Zanasi.

Presentato oggi, 17 maggio, alla 71° edizione del Festival di Cannes, nella selezione Quinzaine des Réalisateurs, quella parallela alla selezione ufficiale del festival, il film racconta infatti la storia di Lucia, una geometra e mamma single che un giorno per strada farà un incontro davvero particolare, con una strana ragazza. Da quel momento nella sua vita cambierà qualcosa.

Lucia è una geometra che vive da sola con sua figlia. Mentre si arrangia tra mille difficoltà, economiche e sentimentali, il Comune le affida un controllo su un terreno scelto per costruire una grande opera architettonica. Lucia nota che nelle mappe del Comune qualcosa non va, ma per paura di perdere l’incarico decide di non dire nulla. Il giorno dopo, mentre continua il suo lavoro, viene interrotta da quella che le sembra una giovane “profuga”. Lucia le offre 5 euro e riprende a lavorare. Ma la sera, nella cucina di casa sua, la rivede all’improvviso, davanti a lei. La “profuga” la fissa e le dice: “Vai dagli uomini e dì loro di costruire una chiesa là dove ti sono apparsa…”

Ad interpretare la protagonista sarà Alba Rohrwacher, già vista al Festival nei giorni scorsi per presentare Lazzaro felice, il film diretto dalla sorella Alice Rohrwacher. Accanto a lei nel cast troveremo Elio Germano, Giuseppe Battiston, Hadas Yaron, Carlotta Natoli, Thomas Trabacchi.

Vediamo i protagonisti di Troppa grazia nelle foto direttamente dal set.

Troppa grazia, come ha ammesso lo stesso regista, non è un film dal tema religioso, ma piuttosto un racconto sugli estremi: estremi che si incontrano e scontrano e che, nel loro confrontarsi, danno all’uomo la capacità di credere ancora. Non per forza di credere in Dio, ma in qualcosa di più grande e meraviglioso, con la stessa facilità con cui si credeva e immaginava da bambini.