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Matteo Renzi allo stadio "Benito Stirpe". Ed è subito spettacolo

Vuoi o non vuoi il segretario del Partito Democratico è una star. Palleggia, brinda e riceve il regalo del presidente giallazzurro: la maglia del Frosinone

Il treno "Destinazione Italia" di Matteo Renzi, segretario nazionale del Partito Democratico, ha fatto tappa ieri a Frosinone. Il leader del Pd, alla presenza delle massime autorità sia a livello provinciale che regionale, ha visitato lo stadio Benito Stirpe.

Matteo Renzi allo stadio. Ed è subito show

Vuoi o non vuoi Renzi è una star. Una primadonna. E non fa nulla per nasconderlo. È un Matteo show quello allo stadio "Benito Stirpe", con il segretario nazionale del Pd che a Frosinone ferma il "treno" Destinazione Italia. A fare gli onori di casa ci sono tutti. Ma proprio tutti. A partire, ca va sans dire, dal presidente del Frosinone Calcio, Maurizio Stirpe e dal sindaco Ottaviani. Ma anche Scalia, De Angelis, Pilozzi, Spilabotte, Pompeo. Nei pressi dello stadio, sponda tribuna centrale, non fanno gli onori i rappresentanti di Vertenza Frusinate, Usb e Rifondazione Comunista che hanno piazzato un sit-in sotto il comune denominatore "lavoro!". Ma Matteo è lontano...

Renzi, appassionato di calcio, ha immaginato di essere un grande atleta. Via nel tunnel degli spogliatoi, un po' di riscaldamento e le scale che permettono l'accesso sul terreno di gioco. Ci si aspetta il boato. Ma non c'è la folla, ci sono soltanto giornalisti. È già qualcosa. Renzi non si demoralizza. Parla fitto con Stirpe: «Peccato per il finale dello scorso campionato!». Eh già, ferita aperta per i tifosi giallazzurri. Prende il pallone, sogna di essere Batistuta. Fa qualche palleggio (o almeno ci prova) per la gioia dei fotografi. Assist al presidente del club e suggerisce: «Qui è buono anche per fare i concerti!». Potrebbe essere un'idea. Magari mette una buona parola per Pupo. Prosegue nel suo giro e informa e s'informa ancora un po' di calcio e di Frosinone. La partita corre veloce verso la fine, ma il Matteo show non può finire così. C'è il recupero. C'è tempo per un regalo. Stirpe gli dà maglia del Frosinone. Non manca più niente che quasi viene voglia di fare una partitella. Ma poi, d'emblée, Renzi si fa serio. E fa: «C'è bisogno di riorganizzare la federazione dopo l'esclusione dai Mondiali. Ha fatto bene Tavecchio a dimettersi, bene anche l'esonero di Ventura. Questo è un modello importante anche per le altre società. Questa è la casa del tifoso. Complimenti al Frosinone!». Arriva il triplice fischio. Siamo al brindisi: cin cin e arrivederci al prossimo Matteo show.

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