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Salute a rischio

Inquinamento e forte aumento dei tumori: chiesto uno screening sui cittadini

L'iniziativa ha l'obiettivo di sottoporre la popolazione ad accertamenti mirati ad accertare la correlazione tra malattie oncologiche in aumento e ambiente avvelenato

Sette consiglieri di minoranza (Aversa, Compagnoni, Conti, Malizia, Maliziola, Querqui e Roma), i circoli cittadini di Pd, Pci e Articolo 1, "Nuova Vita", "Unione rinnovamento democratico" e "Comitato per la rigenerazione" chiederanno agli enti sovracomunali di «attivarsi immediatamente - recita una missiva congiunta - al fine di predisporre sulla popolazione gli accertamenti necessari alla luce dei sempre più numerosi casi di malattie oncologiche» potenzialmente correlate all'inquinamento.

La richiesta di analisi sarà spedita al neo-ministro dell'ambiente Sergio Costa, al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, all'assessora regionale all'ambiente Enrica Onorati, al commissario della Asl Luigi Macchitella, al Presidio sanitario ambientale di Anagni, alla sezione provinciale dell'Arpa e, per conoscenza, ai "Medici di famiglia per l'ambiente".
I firmatari fanno riferimento così all'incidenza tumorale in relazione ai veleni nelle acque fabraterne del fiume Sacco. In primis, l'alta concentrazione di un fitofarmaco simile al Dicofol, un pestidica ritirato dal commercio e potenziale agente cancerogeno. Non furono Ministero, Regione, Arpa e Asl bensì "Ciociaria Oggi" a informare Comune e cittadinanza di Ceccano che nell'estate 2017, nel corso di campionamenti operati dall'Arpa lungo l'asta fluviale Sacco-Liri-Garigliano, fu rilevata tale contaminazione. Il tavolo tecnico ministeriale si tenne il seguente 13 novembre, ma a Palazzo Antonelli, per l'appunto, non arrivò alcuna notifica. L'amministrazione Caligiore, appresa la notizia, volle maggiori informazioni dai partecipanti organi di tutela ambientale e sanitaria e l'unico a farsi vivo lo scorso 24 gennaio fu l'Ispra, che non poteva, ovviamente, fornire delucidazioni su un fitofarmaco trovato dall'Agenzia regionale ma inviò al Comune un parere tecnico basato sui dati più aggiornati in suo possesso. Si scoprì così che tra «le diverse sostanze cercate nel 2016 - recita la relazione - è stato trovato sempre l'esaclorocicloesano» e, in quanto distruttore endocrino, «dovrebbe essere evitata - avvisa l'Ispra - l'esposizione dell'uomo».

Arrivando ai giorni nostri, dopo varie discussioni in consiglio comunale, le comunità di Ceccano e Patrica sono state invitate dai sindaci Caligiore e Fiordalisio a urlare "basta" in zona Asi con il "Corteo per il diritto al respiro" di martedì 12 giugno. L'ottetto di opposizione, intanto, ha richiesto di fissare un "Consiglio aperto" in cui coinvolgere i silenti enti sovracomunali e, come proposto l'altro ieri in sede di Conferenza dei capigruppo, vorrebbe che si svolgesse prima del corteo o, come suggerito a titolo personale dal delegato all'ambiente Alessandro Savoni, il giorno stesso. Il resto della maggioranza, invece, spinge affinché sia fissato dopo la manifestazione di stampo "caligioriano". 

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