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Il fatto

Prete preso a mattonate da una suora: nessuna denuncia. E la Chiesa tace

Il sacerdote è stato dimesso dall'ospedale nella stessa serata di ieri, poche ore dopo l'accaduto. Tante le ipotesi sull'episodio che circolano, ma nessuno le saprà mai

"Abbiate pietà": queste le parole del parroco don Andrea dopo aver appreso quanto accaduto ieri sera a Veroli, nel monastero delle Benedettine.

Una vicenda "grave", così è stata definita dalla Chiesa che al momento si è trincerata dietro un impenetrabile silenzio. Don Taddeo è stato dimesso ieri sera stessa dall'ospedale Spaziani di Frosinone, dopo le cure del caso. Sta meglio e avrebbe deciso di non sporgere alcuna denuncia contro l'aspirante suora che l'ha aggredito in sacrestia (entrambi sono nigeriani e tutti e due giovani). Un episodio che purtroppo non è passato inosservato, tra l'altro accaduto in pieno centro storico e che ha quindi sconvolto l'intera comunità dei fedeli, particolarmente legata ai luoghi sacri della città, simboli della radicata religiosità di un territorio ricco di tradizione.

Un centro, questo, famoso per le sue splendide chiese e i monasteri ricchi di storia, centri di culto apprezzati anche dai tanti turisti che ogni giorno arrivano per visitare soprattutto la più nota Basilica di Santa Salome. Ha preferito non rilasciare dichiarazioni anche la madre badessa, riunitasi in preghiera con le altre consorelle. Nulla del genere era mai accaduto prima. Da secoli il monastero è considerato un porto sicuro per postulanti e novizie che scelgono di prendere i voti.

E proprio un'aspirante monaca è stata l'autrice dell'aggressione al sacerdote a colpi di mattone. Tante le ipotesi sull'accaduto, ma probabilmente nessuno le conoscerà mai. Non si conoscono i motivi e forse nessuno li conoscerà mai. I cittadini dimenticheranno e Veroli continuerà ad essere ricordata come quel luogo profondamente ancorato alla sua lunga tradizione religiosa.

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