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Il racconto

Paola, l'assistente di Sgarbi rivela: "È come il dio di una religione"

Paola Joara Camarco racconta il suo particolare rapporto con il critico e ricorda il "rotolamento nell'autogrill" che ha fatto tanto parlare. "E sparlare"

Paola Joara Camarco è l'assistente di Vittorio Sgarbi da più di tre anni. È con lei - scrive oggi.it - che il critico d'arte e deputato si rotolava sul pavimento di un Autogrill, nel video che ha fatto il giro del web. Ventidue anni, di Torino, studi di danza classica e recitazione alle spalle. Paola racconta le sue mansioni e il suo datore di lavoro in due diverse interviste, al programma radiofonico La Zanzara e al sito spraynews.it. "… lavorare con lui è come lavorare insieme con un genio. A volte sembra un po' matto, ma sempre un genio rimane".

La giornata tipo: "Finiamo di lavorare quando le altre persone sono a letto da ore e iniziamo quando gli altri sono già al lavoro da ore", dice. "Si sveglia tra le 11 e mezzogiorno, inizia a ricevere decine di telefonate, vuole leggere i giornali (…) in formato cartaceo e bisogna sempre portarseli dietro perché magari vuole ricontrollare una cosa o citare un articolo. Gli impegni di Vittorio li fissiamo a partire dal pomeriggio, poi la sera inizia il tourbillon di spettacoli, mostre, conferenze. E, nel mezzo - prosegue oggi.it - può succedere qualsiasi cosa".

"Lui per esempio si toglie i calzini quando ha caldo ai piedi e io glieli rimetto", prosegue l'assistente (anche) parlamentare di Sgarbi. "Non glieli tolgo, glieli metto, ma non puzzano mai. Non posso uscire la sera, e spesso dimentica come mi chiamo. Fa ‘Ohhh', un ululato quando mi vuole chiamare e io capisco che è lui che vuole dirmi ‘Paola vieni qui'. È uno schiavismo, una dipendenza accettata. Faccio parte della famiglia. È come fosse una religione, sono un'adepta della religione il cui Dio è Sgarbi".

Si sono conosciuti a un evento: quando lei gli ha chiesto l'autografo, lui l'ha invitata a prendere un gelato. E non si sono più lasciati. Quando lui si arrabbia, racconta Paola, "lo faccio sfuriare (…). Ma poi gli passa. Io so che lui mi vuole bene e mi rispetta". Poi racconta il "rotolamento" all'autogrill: "Vittorio si è fermato perché dentro la stazione di servizio c'era una specie di biblioteca improvvisata, un mercatino di libri usati (…). Siamo caduti e gli sono rotolata addosso. È colpa mia - conclude il servizio di oggi.it - sono una pischella di 22 anni e abbiamo cominciato a scherzare. Non riusciva ad alzarsi perché peserà 90 chili. Tutto qui. Ubriaco? Ma quando mai, Vittorio è astemio e non ha mai toccato una droga in vita sua"..

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