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No burqa, no party. Polizia locale, nuovo Regolamento: Islam e artisti nel mirino

Guardare il numero progressivo fa quasi sorridere: quella che raccontiamo è la settima bozza del nuovo regolamento di Polizia locale in preparazione a Palazzo Cernezzi. Segno, insomma, che per il comadante dei vigili, Donatello Ghezzo, per l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, e per la maggioranza di centrodestra tutta, la gestazione di nuovi divieti e regole per Como (operazione che dura da mesi) è stata lunga e travagliata. Ma vediamo, comunque, cosa contengono le 19 pagine totali al vaglio della maggioranza cittadina di centrodestra.

Due i temi caldissimi al centro di molti dibattiti negli ultimi mesi: i vincoli per l’esibizione degli artisti di strada in centro e il tema dei mendicanti, altresì noto come “decoro urbano”. Ebbene, da tenere a mente che in luogo pubblico sarà da vietato “vestirsi in modo contrario alla nettezza o al pubblico decoro” e anche svolgere “l’attività di meretricio sulla pubblica via esponendo nudità o abiti discinti”.

Proibiti anche “forme di bivacco molesto”, “disturbare con comportamenti fonte di disagio e inquietudine”, “far bere animali direttamente dall’erogatore di fontane pubbliche a uso potabile”. Sempre sul fronte della tutela della sicurezza e del decoro, “è vietato l’uso di qualunque mezzo, quale burqa, niqab o altro indumento o manufatto tale da rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico”.

Confermato il Daspo urbano (ossia l’allontanamento coatto dal luogo con sanzione) per il “bivacco molesto” così come per “l’attuazione di forme di accattonaggio molesto o invasivo”. Sul fronte della pubblica quiete, l’uso di strumenti musicali in città è proibito dalle 13 alle 15 e dalle 21 alle 9 del mattino successivo (il divieto per le campane, invece, salvo a Natale e Pasqua, è dalle 21 alle 7.30 nei feriali e dalle 21 alle 8 nei festivi).

Il paragrafo interamente dedicato agli artisti di strada è il 21. Stringenti le norme contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana: lo spazio impegnato per l’esibizione non deve eccedere i 15 metri quadrati; la durata della stessa non può superare la mezz’ora, trascorsa la quale l’artista dovrà spostarsi di almeno 200 metri. In attesa dell’approvazione del nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, come noto prevede l’intero quadrilatero di vie attorno al Duomo vietato del tutto agli artisti di strada, nel documento in questione viene già stabilito che l’esibizione è vietata “in prossimità dell’accesso di chiese e altri edifici di culto, in prossimità di strutture sanitarie e scuole; rendendo difficoltosa la normale circolazione di veicoli e pedoni; o impedendo la visibilità delle vetrine”.

Qualche riga è dedicata a quelli che vengono definiti “mestieri ambulanti”: ne viene vietato l’esercizio, salvo espressa autorizzazione comunale.
Infine, un tema che certamente tocca moltissimi comaschi: il “rapporto” non sempre facile con volantinaggi e pubblicità nella cassetta delle lettere. Ebbene, viene proibita la collocazione di volantini sui veicoli in sosta e si potrà impedire il deposito di materiale pubblicitario nelle cassette postali o all’interno degli spazi condominiali: basterà mettere un cartello di non gradimento.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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