La Peste Suina Africana "non si trasmette all'uomo ma colpisce solo i suidi domestici e selvatici causando un’elevata mortalità
Nei territori piemontesi e liguri si impongono quindi misure di sorveglianza e prudenza.
Coloro che rinvenissero quindi una carcassa di cinghiale sono invitati a raccogliere le coordinate geografiche del luogo e a segnalare il ritrovamento al servizio veterinario dell’ASL VCO come da slide in allegato nella quale sono riportati i riferimenti degli uffici a cui i cittadini possono rivolgersi:
0323.868060 Omegna
0323.541473 Verbania
0324.491618 Domodossola
dalle ore 08:00 alle ore 16:00 - in caso di urgenza centralino 0323 5421
Email: spvareaa@aslvco.it
In caso si rinvenga una carcassa di cinghiale morto occorre pulire e disinfettare le proprie scarpe e gli pneumatici dei veicoli che possano essere transitati sopra parti delle carcasse, escrementi o urina dei cinghiali rinvenuti morti. Non si devono abbandonare nell’ambiente e nelle zone di caccia rifiuti e scarti alimentari, in particolar modo quelli contenenti carni o prodotti derivanti da maiali e cinghiali. Non si devono foraggiare i cinghiali, a meno che non si sia espressamente autorizzati. È buona norma per i cittadini non addetti ai lavori evitare contatti con allevamenti suini, rispettare le norme di biosicurezza se si allevano suini o se si deve visitare un allevamento.
La Peste suina è una malattia infettiva altamente contagiosa, tipicamente emorragica, causata da un virus appartenente al genere Asfivirus che colpisce solo i suidi domestici e selvatici causando un’elevata mortalità. Non si trasmette all’uomo, la carne suina e gli insaccati sono sicuri e quindi non vi sono rischi per la popolazione. Il virus è molto stabile e rimane infettante per diverse settimane, anche nelle carcasse abbandonate sul territorio. Viene inattivato solo dalla cottura e da specifici disinfettanti.