Mentre per i più piccoli oggi arriva “la befana”, nel presepe arrivano i re magi. Il 6 gennaio la Chiesa ricorda proprio il momento in cui il Bambinello mostra il suo volto, l’epifania. Quella stessa circostanza verrà “raccontata” ancora una volta nel centro parrocchiale Mater Gratiae: grazie alla collaborazione con il movimento religioso del Rinnovamento nello Spirito Santo, e con il patrocinio del Comune di Corato, è stato organizzato il “Presepe vivente”.
Quella di oggi sarà l’ultima giornata con la possibilità di visitarlo: a causa della neve, la rappresentazione è stata spostata da ieri a oggi. «Dalle 18 alle 21 potrete raggiungerci in via Castel del monte 183 – precisa il parroco, don Antonio Maldera – sperando che le condizioni meteo ci diano tregua».
Curiosità. Il primo ad avere l’idea di organizzare un presepe vivente è stato San Francesco d’Assisi, nel 1223. Il desiderio di “poter vedere con gli occhi” la nascita di Gesù arrivò dopo il viaggio che il Patrono d’Italia fece in Palestina. Greccio gli ricordava Betlemme e per questo motivo, insieme al castellano del paese Giovanni Velita, pensò di scegliere una grotta e costruire una mangiatoia che potesse accogliere il Bambinello.