18 aprile 2019 - 11:13

La casa sugli alberi di cardamomo vince il Forbes Design Award

Da Cagliari al Kerala: Nicola La Noce e Bhavana Kumar, la coppia di architetti che insegna il 'mestiere' alle comunità locali, premiata tra i migliori talenti del design indiano

di Donatella Percivale

La casa progettata da Nicola La Noce e Bhavana Kumar La casa progettata da Nicola La Noce e Bhavana Kumar
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Nella sua infatuazione per la semplicità e il rigore delle linee, Nicola La Noce non si pone limiti. A 27 anni, con una laurea in ingegneria e architettura, decide di lasciare la Sardegna per il Regno Unito. Conquistato dall’effervescenza del melting-pot londinese, mette in tasca un master alla Architectural Association e incontra la compagna della sua vita, Bhavana Kumar, giovane architetta indiana con una borsa di studio nel monastero del Dalai Lama. A Bangalore, la Silicon Valley indiana, i due architetti si sposano e, nel 2013, lanciano lo Studio Kumar La Noce.

Il fascino del Kerala Nella ‘città giardino’ da nove milioni di abitanti, le linee leggere e impalpabili di Nicola La Noce lavorano sull'ecosostenibilità e trovano nuove fonti d’ispirazione. Nel 2016 il suo studio viene scelto tra le dieci ‘best practise’ del Paese, specializzandosi in progetti residenziali, educativi, di interior e urban design. Bhavara, bellissima, è ritratta sulle più famose copertine delle riviste femminili; Nicola viaggia in lungo e in largo per il Paese, affascinato da una terra che per molti aspetti gli ricorda l’Italia e la sua amata isola. “Le costruzioni coi mattoni di terra cruda ottenuti con un impasto d’argilla, acqua e paglia, sono le stesse che caratterizzano tanti paesi del Campidano, nel sud Sardegna. Non è stato facile abbandonare le mie tradizioni, le radici che mi legano al Mediterraneo sono profonde, ma volevo provare a me stesso cosa sarei stato in grado di fare guardando il mondo da un’altra prospettiva”. 

Una scuola d’arte per i bimbi di Dharward Attratta dagli schemi di un’architettura ecosostenibile e dall’investimento sulle comunità locali intese come risorsa, la coppia inizia a firmare progetti che si distinguono in particolare per l’innovazione, l’efficienza e la valorizzazione dell’ambiente. È il caso della scuola di Kalkeri Village, un istituto per i piccoli studenti di Dharward, nell’India meridionale. “Nonostante il budget limitato, abbiamo realizzato un centro scolastico strutturato, dotato di biblioteca e laboratori d’arte e di musica - spiega La Noce -. L’obiettivo era quello di far decollare un sito di apprendimento in una zona svantaggiata, facendo dialogare tra loro codici e stili diversi: formale e informale, low-cost e high-tech”. Nel 2017 il progetto viene premiato col Young Designers Award e il team di professionisti franco-canadesi che raccoglie fondi per la realizzazione dell’opera è alle stelle. Gli operai locali hanno lavorato a stretto contatto con lo studio, assorbendo capacità e conoscenze. "In questo senso ci piace considerare il progetto come sostenibile, perché insegna soluzioni high-tech alla manovalanza locale con un budget contenuto. La tecnica della muratura, dell'intonaco, si è dimostrata strategica nel fornire qualità spaziale entro vincoli rigidi. Il progetto ha messo in evidenza la nostra ricerca iniziale: lavorare con le comunità e utilizzare l’architettura come elemento propulsore di nuove sinergie". In pratica, un investimento intellettuale sul territorio. 

La casa sugli alberi di cardamomo vince il Forbes Design Award

Un resort di lusso nella foresta di cardamomo In pochi anni, Kumar La Noce si afferma come uno degli studi d’architettura più richiesti dalla giovane borghesia indiana. Bhavana inizia a disegnare una serie di oggetti d'arredamento in cui traspare la commistione tra la tradizione indiana e quella sarda; Nicola progetta e fa ricerca in Kerala, ‘il paese personale di Dio’ come viene definito dai suoi stessi abitanti, una regione ricca di spiagge e foreste, meta ideale per gli amanti della meditazione e della filosofia Ayurveda. Tra sconfinate piantagioni di tè e profumate foreste di spezie, i due architetti firmano il restyling del Cardamom Resort, paradiso a cinque stelle dotato di spa, conquistando pochi giorni fa la prestigiosa giuria del Forbes Design Awards, riconoscimento che celebra i migliori talenti del design indiano. “Un premio che ci incoraggia nella ricerca di materiali e forme, nel ripensare nuovi spazi all'aperto in rapporto al clima. Soprattutto, un premio che ci ricorda come la nostra professione non possa viaggiare slegata da tante altre realtà. In India, la figura dell’architetto è ancora poco valorizzata rispetto all’Europa, è considerata più un lusso che una risorsa. Per questo mi impegno sulla ricerca, indirizzando i nuovi progetti su spazi verdi, bagni pubblici e siti all'aperto, tra le priorità del governo indiano. Oggi siamo al lavoro su un campus studentesco nel nord di Bangalore, dedicato a bambini e ragazzi provenienti dalle zone limitrofe, una scuola modello che educhi le comunità agricole a un'estetica del bene e del bello”. 

Cinque suite tra le spezie Le raffinate palafitte del Cardamom Resort, letteralmente 'inghiottite' dalla fitta foresta di alberi, sembrano offrire una nuova prospettiva sul paesaggio indiano: "Le strutture sono immaginate come dei volumi fluttuanti e leggeri per non disturbare l'eleganza naturale del luogo, con il minimo impatto sull'ambiente - sottolinea La Noce -. Quasi tutti i materiali provengono dalle ricche piantagioni ecosostenibili della regione, comprese le essenze dalle venature bruno-rossastre che donano una luce soffusa agli interni”. Il comfort e la vista che si gode da queste case sull’albero è strepitosa: le suite sembrano immergersi nel paesaggio, incorniciate dalla foresta e dalle linee d'acqua della piscina sospesa, con sfumature e aperture che sembrano quadri. Gli arredamenti sono essenziali ma sofisticati, le lampade sono in carta di riso e i mobili in teak e rattan rigorosamente fatti a mano. Un esercizio di equilibrio tra sobrietà ed eleganza, a metà strada tra l’India e la Sardegna.

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