27 dicembre 2018 - 15:59

Manovra, la retromarcia del governo sull’Ires del Terzo settore

Il premier Conte e i ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini annunciano la correzione dell’aumento della tassazione. Ma il non profit dovrà aspettare gennaio

di Fausta Chiesa

Manovra, la retromarcia del governo sull’Ires del Terzo settore
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Il primo a parlare è stato Luigi Di Maio, poco dopo le 14: «Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli». Il riferimento è governo è alla cosiddetta «tassa sul volontariato», vale a dire il raddoppio dell’Ires per tutte le realtà del Terzo settore previsto dalla legge di Bilancio in queste ore all’esame della Camera. «Non possiamo intervenire nella legge perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile».

Anche il premier Giuseppe Conte è intervenuto: «In merito alla norma sull’Ires formulata nella legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale» scrive il capo dell’esecutivo su Facebook. Che poi precisa: «Le iniziative di solidarietà degli enti non profit, anche alla luce del principio di sussidiarietà, rappresentano uno strumento essenziale per un’efficace politica di inclusione sociale e di effettiva promozione della persona. Il Governo ha ben presente tutto questo e al Terzo settore sin dall’inizio ha dedicato grande attenzione».

Un paio di ore dopo gli ha fatto eco Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno ha detto: «Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti e associazioni, garantisco l’impegno del governo a intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i “furbetti” che fanno altro».

«Prendiamo atto del dietro-front del governo sull’aumento della tassazione Ires per il volontariato», ha dichiarato la portavoce del Forum Terzo Settore Claudia Fiaschi. «Resta fermo che con l’approvazione della manovra così com’è, nelle intenzioni dell’esecutivo si scrive un’ipoteca sul destino del Terzo settore italiano. Attendiamo quindi la tempestiva convocazione dell’annunciato incontro di chiarimento per trovare le correzioni alle previsioni della manovra e discutere degli strumenti di promozione del Terzo settore e del completamento della riforma e passare così dalle parole ai fatti».

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