19 gennaio 2019 - 12:00

Medici fiorentini ad Aleppo a curare i bambini vittime di guerra

Partono oggi, il 20 gennaio, i medici dell’ospedale pediatrico Meyer, una psicologa e due fisioterapisti. Possibili ponti aerei per le emergenze

di Jacopo Storni

Medici fiorentini ad Aleppo a curare i bambini vittime di guerra
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Dal Meyer ad Aleppo per curare i bambini vittime di guerra. Partono oggi, il 20 gennaio, da Firenze i medici dell’ospedale pediatrico Meyer, una psicologa e due fisioterapisti. Direzione Siria, Aleppo, una delle città più martoriate del mondo, dove vivono bambini rimasti senza niente, esseri umani consumati dalla guerra. La task force di medici sosterrà gli operatori presenti ad Aleppo nei bisogni riabilitativi dei piccoli rimasti vittime di lesioni per lo scoppio di mine e il crollo di edifici, portando sul posto anche i presidi necessari.

Il supporto psicologico ai bambini e alle loro figure di riferimento sarà prezioso per affrontare quei traumi che la guerra, inevitabilmente, comporta: molti dei bambini intrappolati in città hanno perso entrambi i genitori e soffrono la fame e il freddo. La missione è promossa dalla Fondazione «Il Cuore si scioglie» (la fondazione di Unicoop Firenze) e dalla Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer.

Medici fiorentini ad Aleppo a curare i bambini vittime di guerra

I medici resteranno in Siria per una settimana e sosterranno i bambini ospitati nelle strutture dei Francescani e dell’associazione Mano nella Mano. Una missione esplorativa che, grazie alla professionalità dei medici fiorentini, tenterà di approfondire i bisogni primari dei bambini di Aleppo, privati della loro infanzia. Qualora dovessero esserci situazioni di particolare emergenza, non è escluso attivare ponti aerei per trasferire i bambini siriani malati all’ospedale pediatrico Meyer. La missione degli operatori dell’ospedale pediatrico Meyer rientra nelle attività della campagna di solidarietà 2018/2019 della Fondazione Il cuore si scioglie e prosegue un impegno per i bambini colpiti dalla guerra in Siria già iniziato nel 2017, con il supporto alle attività della Fondazione Giovanni Paolo II e di Arci Toscana volte a garantire cure e assistenza ai piccoli cittadini della città siriana.

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