2 marzo 2019 - 12:34

Vittime del razzismo: una guida
per difendersi dall’odio

L’opuscolo, tradotto in inglese, francese e arabo, è stato distribuito gratuitamente dalla Ong Cospe. Il progetto V-Start oltre all’Italia coinvolge altri Croazia, Austria, Germania

di Jacopo Storni

Vittime del razzismo: una guida  per difendersi dall’odio
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Erano 71 nel 2012, sono diventati 803 nel 2016. Sono i numeri delle aggressioni a stampo razzista in Europa secondo l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (Odihr) dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.Numeri in crescita esponenziale che allarmano. Per aiutare le vittime di offese e discriminazioni razziste, arriva una guida in loro supporto.

È stata realizzata dalla Ong Cospe su finanziamento del programma Justice dell’Unione Europea. È un piccolo opuscolo, tradotto in inglese, francese e arabo e distribuito in mille copie gratuitamente in tutta Italia. La guida è una forma di supporto pratico e psicologico a chi subisce aggressioni di tipo razzista, omofobo e contro la disabilità. «Hai subìto un crimine d’odio?» A partire da questa domanda vengono forniti suggerimenti su come reagire: «Innanzitutto non sottovalutare quello che ti è accaduto». Spiega la guida: «Anche un episodio che ti sembra poco importante può portare con sé delle conseguenze negative. La violenza e l’aggressività non devono diventare la norma». Poi si invita la vittima a non sentirsi a disagio: «Non hai nessuna colpa. Ricorda che hai il diritto di essere trattato in modo delicato e non giudicante dalle forze dell’ordine e da tutti i servizi a cui ti vuoi rivolgere».

L’opuscolo invita a denunciare l’accaduto: «Anche se l’aggressione non ti ha provocato ferite, non denunciare significa non avere la possibilità di individuare e perseguire l’autore della violenza che, di conseguenza, potrebbe essere commessa nuovamente, coinvolgendo altre persone». In caso di denuncia, la guida risponde alle domande che solitamente si pongono le vittime: «Cosa succede se faccio denuncia? Devo partecipare obbligatoriamente al processo? Come faccio se non ho soldi per pagare l’avvocato?».

Dopo aver riportato tutti i numeri telefonici delle forze dell’ordine, la guida invita la vittima a parlare dell’accaduto tra amici e parenti affinché quanto accaduto non resti argomento tabù. Inoltre l’opuscolo fornisce anche i numeri telefonici di tutte le forze dell’ordine, oltre a quelli delle strutture delle associazioni e di vari servizi sociali regione per regione: dall’ufficio nazionale anti discriminazioni razziali (Unar) di Roma alla Rete Dafne di Torino, dalla fondazione per le vittime di reati a Bologna all’associazione L’altro diritto a Firenze, dalla cooperativa Dike di Milano all’associazione degli avvocati Asgi.

La guida è accompagnata anche da un video animato dove vengono raffigurati episodi emblematici di offese o discriminazioni: dalla donna col velo presa in giro sull’autobus al disabile bullizzato, dai pazienti d’ospedale impauriti dall’infermiere di colore alla coppia omosessuale spintonata al parco. Il progetto V-Start (acronimo di Victim support through awareness raising and networking) oltre all’Italia coinvolge altri tre Paesi europei (Croazia, Austria, Germania) e altrettanti partner europei.

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