il caso

Nutella, il candidato alle presidenziali in Francia: «Fa male ai bambini e all’ambiente»

di Stefano Montefiori

Il candidato alle presidenziali francesi Jean-Luc Mélenchon: «Proibiremo la pubblicità alimentare per i bambini. Poi razionamento di zucchero e sale nell’alimentazione e proibizione di additivi coloranti e conservanti»

Nutella, il candidato alle presidenziali in Francia: «Fa male ai bambini e all'ambiente»

La campagna per l’elezione presidenziale in Francia nella primavera 2022 comincia e entrare nel vivo, tra candidati dichiarati – come Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon – e altri quasi certi di presentarsi ma che ancora coltivano l’incertezza, come il presidente Macron o l’opinionista anti-Islam Eric Zemmour. In questa lotta di posizionamento, quando ancora i programmi non sono chiari, arriva un tema inaspettato: la Nutella. «Non fa bene ai bambini, non fa bene alle foreste e agli animali che ci vivono», ha detto Jean-Luc Mélenchon, leader della formazione di sinistra radicale La France Insoumise. In un’intervista al quotidiano Libération, Mélenchon ha annunciato che una delle sue priorità sarà la «sicurezza alimentare».

L’attacco alla Nutella

«Proibiremo la pubblicità alimentare per i bambini. Poi razionamento di zucchero e sale nell’alimentazione e proibizione di additivi coloranti e conservanti, classificati come prodotti cancerogeni, nei salumi». L’attacco alla Nutella arriva in un contesto più ampio di attenzione all’alimentazione e alla salute pubblica: «Non conosco un genitore che non voglia fare attenzione a quel che mangia suo figlio». Non è la prima volta che la Nutella diventa oggetto di osservazioni e critiche da parte dei politici francesi. Nel giugno 2015 l’allora ministra dell’Ecologia, Ségolène Royal, disse durante un’intervista in tv che «bisogna smettere di mangiare la Nutella». «Ma è buona, la Nutella…», rispose preoccupato il conduttore Yann Barthes. «Ma non bisogna mangiarla, perché si tratta di olio di palma, che ha sostituito gli alberi. E dunque ci sono stati dei danni considerevoli», continuò la Royal. Dopo molte polemiche e le critiche dell’allora collega italiano all’Ambiente Gian Luca Galletti, Ségolène Royal ritirò quelle frasi e chiese scusa. Improbabile che stavolta Mélenchon, che sta all’opposizione, faccia lo stesso.

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