Telefonate, danni all'auto, insulti, minacce
La storia di Eliana, perseguitata da uno stalker

L'INTERVISTA - LA LEGGE SEMBRA IMPOTENTE

Telefonate, danni all'auto, insulti, minacce
La storia di Eliana, perseguitata da uno stalker

Cartella, 22 anni, due storie d'amore con Balotelli e Renzo Bossi: «Sa sempre dove sono, non mi sento mai al sicuro»

Quella sensazione di non essere mai al sicuro. Un’angoscia che le impedisce di vivere, perché il pericolo è sempre in agguato. Le telefonate, le scritte sui muri, le minacce e le gomme tagliate stanno lì a dimostrare che «sono perseguitata». Eliana Cartella, 22 anni, è terrorizzata. «Ho paura che prima o poi si presenti davanti alla mia porta armato e faccia del male a me e alla mia famiglia». Lei, passata alle cronache mondane come ex fidanzata di Renzo Bossi e di Mario Balotelli, non vuole più nascondersi. «Sono stremata da questa situazione: non ho più una vita». La persona di cui parla è un suo conoscente. Un uomo che ha stravolto la sua esistenza. «Ogni notte chiama me e i miei genitori. Ci minaccia. Ho cambiato numero di telefono, ma niente. Mi ha bucato le gomme dell’auto almeno 15 volte. Mi insulta attraverso i social network. Riesce sempre a sapere dove sono, mi pedina».

LO STALKER - La vicenda di Eliana comincia otto mesi fa. Era appena tornata a casa dall’Isola dei Famosi. Comparsate nei programmi televisivi, serate in discoteca e tanta voglia di farsi conoscere. Sembrava che la sua vita professionale avesse preso la strada che cercava. Poi sono cominciate le telefonate anonime. E presto la giovane capisce di chi si tratta. «Prima stava zitto, poi quando ha comincia a parlare, ho capito». All’inizio sperava che l’uomo si calmasse da solo. Ma la situazione è peggiorata velocemente. E per questa ragazza che vive in provincia di Brescia con i genitori è cominciato un vero incubo. «Dal tragitto di casa al bar dei miei, avrà fatto almeno cinque scritte sui muri con il mio nome e i peggiori insulti. Poi le foto di pornostar che mi assomigliano affiancate al mio nome su internet. I social network pieni di allusioni».

IN TRIBUNALE - Poi a maggio la decisione di denunciarlo. Si è aperta un’indagine al Tribunale di Brescia. Ma questo non lo ha fermato. «Anzi, è diventato sempre più violento». E non solo con lei, anche con i suoi cari. «Ci sono delle difficoltà tecniche nel corso delle indagini preliminari», spiega il suo avvocato Niccolò Bertolini. Secondo lui «serve un maggiore coordinamento tra le indagini condotte dalla Procura e le forze dell’ordine distaccate sul territorio, vicine alla vittima». Insomma per cercare di creare una sorta di cordone sanitario tra la donna e il suo stalker.

LA VIOLENZA- Il timore, ora, è che ci sia un’ulteriore escalation di violenza. La vita di questa ragazza biondissima con gli occhi azzurri è molto cambiata. «Non ho un fidanzato perché non vorrei che questa persona gli facesse del male. Vengo accompagnata dovunque da mio padre o dal mio agente. Gli amici vengono a casa e io non ho neppure festeggiato il compleanno. Ho paura che se mi vedesse guidare da sola, cerchi di speronarmi con la sua auto: d’altronde mi ha detto che l’avrebbe fatto». E sembra che finora abbia sempre mantenuto la parola. L’ultima volta che l’ha visto è stato una quindicina di giorni fa. «Ero stata invitata a un evento a Brescia. Quando sono salita sul palco l’ho visto tra la folla che mi guardava. Ho cominciato a tremare». Una via d’uscita sembra ancora molto lontana. «Attendiamo gli esiti delle indagini». A lei rimane quella sensazione di «non essere mai al sicuro».

Benedetta Argentieri5 ottobre 2012 (modifica il 8 ottobre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA