4 agosto 2018 - 16:36

«Spray al peperoncino per tutte» L'iniziativa di Susanna Ceccardi, la "sceriffa" leghista di Cascina

La sindaca di Cascina, in provincia di Pisa, cavalca il tentato stupro alla stazione di Milano e annuncia le sue "contromosse": bombolette urticanti gratis, corsi di autodifesa e taser alla polizia

di Giuseppe Gaetano

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Spray urticante gratuito a tutte le donne, corsi di autodifesa organizzati dal Comune e pistole taser ai poliziotti. La "sceriffa" di Cascina, la leghista Susanna Ceccardi, cavalca la vicenda della ragazza riuscita a scampare alla violenza sessuale a Milano e ci mette il carico da undici: «Il Pd diceva che distribuire lo spray al peperoncino era un provvedimento inutile - scrive sul suo profilo Facebook -, quella ragazza che è riuscita a difendersi dall'aggressione del nigeriano con grande coraggio e lucidità, ha dimostrato che può essere un sistema utile e salvavita». La sindaca del piccolo centro vicino Pisa, il primo in Toscana ad esser conquistato dal Carroccio nel 2016, rilancia il programma già adottato l'anno scorso: «Quest'anno provvederemo a distribuire altri spray e ad organizzare altri corsi di difesa personale. La difesa è sempre legittima» conclude a caratteri maiuscoli, abbracciando così la battaglia del suo "capitano", come chiama lo storico amico Matteo Salvini, appena cominciata in Commissione Giustizia al Senato. Il ministro dell'Interno non ha mancato naturalmente di dire la sua sul video del tentato stupro: «Da mostrare ai buonisti - twitta -. A lei un abbraccio, al clandestino nigeriano che ha tentato di violentarla solo galera. Emergenza "razzismo", dove?».

Legittima difesa: quando e come si può
Come si definisce la legittima difesa?

«Ve lo regalo io lo spray al peperoncino» è lo slogan della Ceccardi, che richiama più una trasmissione tv di Beppe Grillo che un motto della Lega. «Chi offende e non ha rispetto degli esseri umani e delle regole deve sapere che può incontrare sulla propria strada una vittima capace di ribellarsi» dichiara a La Nazione. «Le donne devono alzare la testa - sostiene -, devono essere pronte a difendersi da un ladro, un aggressore o un marito violento: a fine anno abbiamo donato ben 260 spray, abbiamo esordito con un centinaio di pezzi ma le richieste sono state tantissime e abbiamo quasi triplicato». La spesa per dotare la polizia municipale dello stesso presidio è già stata messa a bilancio, ma per le forze dell'ordine la prima cittadina punta in realtà al «taser»: la pistola elettrica che stordisce con un elettrochoc, di cui è già partita la sperimentazione in molte città italiane, nonostante l'Onu l'abbia classificata come strumento di tortura.

A settembre partirà intanto la seconda edizione del corso di difesa "abitativa e da strada", che «comprende nozioni teoriche e prove pratiche - continua la Ceccardi -, con tecnici qualificati che spiegheranno alle donne come riconoscere una situazione di pericolo e prevenirla: la prima arma di difesa, infatti, è l'approccio psicologico giusto». Per quanto riguarda la pratica, bisogna «conoscere almeno le mosse salvavita fondamentali - afferma -. Ecco perché in passato abbiamo ingaggiato due ex poliziotti, ora istruttori di tiro al poligono». Speriamo, a proposito di quest'ultimo passaggio, che non abbia intenzione di addestrare la cittadinanza anche all'uso di armi da fuoco. La "pasionaria" leghista, in odore di candidatura alle regionali toscane del 2020, non è nuova a interventi controversi, come quando a maggio dichiarò di aver staccato dal muro e infilato in un cassetto la foto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella; ma anche a violenti attacchi sessisti nei suoi confronti, culminati nella lettera con proiettile e minacce di morte inviatale lo scorso novembre, per le sue posizioni contro rom e migranti.

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