11 aprile 2018 - 01:06

Consip, Matteo Renzi ascoltato dai pm come persona informata dei fatti

Dopo l’interrogatorio e il confronto tra il ministro Luca Lotti e il testimone Luigi Marroni, (ex a.d. dell’ente che si occupa degli acquisti per la pubblica amministrazione), l’ex premier sentito a proposito delle possibili rivelazioni sull’inchiesta in corso

di Giovanni Bianconi

(Ansa/Percossi) (Ansa/Percossi)
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Dopo l’interrogatorio e il confronto tra il ministro Luca Lotti e il testimone Luigi Marroni, ex amministratore delegato di Consip, è toccato a Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio è stato ascoltato dai pubblici ministeri di Roma come persona informata sui fatti per provare a chiarire il ruolo di Lotti, che era sottosegretario a Palazzo Chigi quando avrebbe avvisato Marroni dell’inchiesta napoletana in corso sugli appalti gestiti dalla società che gestisce gli appalti pubblici.

Renzi è stato convocato dai magistrati la scorsa settimana, e in passato era già stato sentito dagli avvocati difensori di Lotti – indagato per violazione di segreto e favoreggiamento – nel corso di indagini difensive. Il suo sottosegretario dell’epoca continua a dire che nulla sapeva dell’indagine e che dunque nulla poté rivelare. Tuttavia Marroni ha ribadito che fu proprio il braccio destro di Renzi (fra gli altri) a dirgli che c’era l’inchiesta sulla Consip, con tanto di intercettazioni. Per provare a capire chi dice la verità e chi mente, il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi hanno voluto ascoltare anche la versione dell’ex premier.

Un’altra fuga di notizie sulla quale i pm romani tentano di fare luce è quella che avvisò Tiziano Renzi, nel dicembre 2015, che il suo telefono era sotto controllo. Appena due giorni dopo l’inizio delle operazioni l’ex autista del pullman elettorale di Matteo Renzi avvisò Carlo Russo (amico di Renzi senior, e ora indagato come lui per traffico di influenze illecite) di non chiamare più «il babbo».

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