21 giugno 2018 - 08:44

Migranti, Salvini: «O Ue cambia le regole o diciamo no. Rivedremo i criteri per la protezione umanitaria»

Il ministro dell’Interno: «La situazione è pesante e per anni nessuno ci ha ascoltato. Continueremo a salvare vite ma non possiamo accogliere tutti»

di Franco Stefanoni

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«Il primo ministro ungherese Orbàn ha ragione sulla protezione delle frontiere esterne, torto quando l’Italia viene lasciata sola». Così Matteo Salvini ad Agorà su Rai Tre, rispondendo sulla questione migranti e delle simpatie dello stesso ministro dell’Interno nei confronti della politica attuale magiara. Più in generale sull’emergenza flussi di persone da Paesi in difficoltà, Salvini ha detto: «La situazione è pesante e nessuno ci ascoltava in Europa. I rifugiati veri sono 7 su 100. Andremo a rivedere la protezione umanitaria, il 30 per cento del totale: occorrono criteri oggettivi» per concederla. «Sono ottimista di trovare un accordo soddisfacente (sui flussi migratori al vertice europeo, ndr). Sulla protezione delle frontiere esterne tutti sono d’accordo, vediamo se dopo anni di chiacchiere passeranno ai fatti. Non possiamo pagare sei miliardi l’anno all’Ue e ricevere dita negli occhi. Non vorrei essere costretto a ridiscutere questo contributo». Sulla gestione attuale dei migranti, il parere del leader leghista è stato: «Pacchia dei migranti? Se uno sta in un albergo, penso a Bormio in alta Valtellina, è una località di vacanza bellissima, vacanze che molti italiani non si possono permettere da tempo, se uno sta per due anni in un albergo non scappando da nessuna guerra e avendo garantiti colazione, pranzo e cena, telefonino e televisione, secondo lei cosa è?».

«No a cittadinanza più facile»

Dopo la polemica sulla chiusura dei porti per l’attracco delle imbarcazioni delle ong cariche di migranti, Salvini ha inoltre detto: «Ci sono 300mila richieste di cittadinanza italiana che stanno intasando gli uffici di ogni genere, siamo il Paese che sta dando più cittadinanze. Allargare ulteriormente i criteri per la cittadinanza sarebbe il caos assoluto». Quindi il leader leghista ha parlato dell’imminente vertice di Bruxelles: «Conte andrà a Bruxelles. O c’è una proposta utile, anche per difendere i rifugiati, o cambiano queste regole, o diciamo no. Ha totale sostegno mio e del governo per discutere qualcosa di utile alla nostra sicurezza».

«I rom non sono tutti musicisti»

Sulla questione rom, a proposito della quale nei giorni scorsi il ministro dell’Interno ha parlato di censimento provocando lo stop da parte di Luigi Di Maio di M5S, Salvini sempre ad Agorà ha detto: «Non esistono pregiudizi verso i rom, ma loro non fanno tantissimo per meritarsi un giudizio diverso. Non sono gli svedesi che scippano nella metropolitana di Roma». «La legge deve vigere anche nei campi rom - ha affermato ancora Salvini -, non sono tutti musicisti come quelli visti nel vostro servizio. Vogliamo che mandino i bambini a scuola e non li tengano come topi nei campi».

«Visiterò una villa dei Casamonica»

«Cercherò di restituire prima possibile ai cittadini i beni sequestrati alla mafia, oggi andrò a visitare una villa dei Casamonica, ce ne sono tante confiscate alla mafia ma sono ferme da anni». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai Tre.

«Entro l’anno si comincia a smontare la legge Fornero»

«Entro l’anno si comincia a smontare la riforma Fornero ripartendo da quota cento». «Il ministro dell’economia fa il suo mestiere, noi vedremo rispettando le regole di cercare di ottenere più spazio in Europa per fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale».

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