19 luglio 2018 - 15:02

Anniversario strage di via d'Amelio, la nipote di Borsellino: «Caro nonno, se fossi vivo ti coccolerei»

Il messaggio scritto da Fiammetta, figlia di Manfredi, secondogenito del magistrato ucciso. «Mi dispiace per il 19 luglio 1992, ti voglio bene» scrive la bambina

di Annalisa Grandi

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Un foglio a righe, con un grande cuore colorato. E alcune frasi, scritte con la calligrafia di una bambina. È la lettera che Fiammetta Borsellino, nipote del magistrato ucciso nella strage di via d'Amelio, ha voluto indirizzare al nonno nel giorno dell'anniversario della morte.

«Nonno se fossi vivo ti coccolerei»

«Caro nonno mi dispiace per il 19 luglio 1992, se tu fossi vivo avresti capito quanto di coccolerei. Ti voglio bene, la tua nipotina Fiammetta Borsellino» scrive la bimba nella lettera, letta da Don Cosimo Scordato alla fine della messa in memoria proprio di Paolo Borsellino, nel ventiseiesimo anniversario della strage. La bimba è la figlia di Manfredi, secondogenito del magistrato ucciso dalla mafia. I tre figli di Paolo Borsellino Lucia, Manfredi e Fiammetta, erano presenti nella chiesa di San Francesco Saverio a Palermo, dove è stata celebrata la messa in ricordo del magistrato. E proprio il parroco ha chiesto che «venga soddisfatto il desiderio di verità, non per vendetta ma per liberarci da quelle ombre e tenebre che ancora dopo tutti questi anni accompagnano la nostra vita. Si senta ugualmente responsabile - ha aggiunto - chi ha commesso delle omissioni: non solo le azioni implicano una responsabilità, ci sono anche le omissioni, per le quali si è ugualmente responsabili».

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