22 luglio 2018 - 21:51

Austria, l’Italia chiede chiarimenti sul doppio passaporto: «Iniziativa ostile»

Chiesti chiarimenti all’ambasciatore d’Italia a Vienna e all’Ambasciata d’Austria a Roma. Giorgia Meloni (FdI): «Aggressione diplomatica»

di Valentina Santarpia

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Il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha dato incarico domenica all’ambasciatore d’Italia a Vienna, Sergio Barbanti, di chiedere chiarimenti alle competenti autorità austriache, dopo le notizie apparse su un giornale austriaco su un disegno di legge finalizzato ad attribuire la cittadinanza austriaca ai cittadini italiani dell’Alto Adige. Lo rende noto la Farnesina chiarendo che, «qualora quanto prospettato dalla stampa risultasse confermato, verrebbe considerato un’iniziativa inopportuna e sostanzialmente ostile». Lunedì però l’Austria frena. Le condizioni legislative per la concessione della cittadinanza austriaca ai sudtirolesi «saranno poste non prima del 2019-2020», dice lo staff del portavoce del governo di Vienna, Peter Launsky-Tieffenthal, che ribadisce che qualsiasi soluzione «sarà elaborata in dialogo con Roma e d’intesa con Bolzano».

La bozza

Ad accelerare sul doppio passaporto è il governo di Sebastian Kurz. Il 7 settembre sarà presentato il disegno di legge anche se Vienna sottolinea lo spirito europeo dell’iniziativa e assicura di voler comunque agire solo d’intesa con Roma. I nodi giuridici sembrano sciolti, ampliando i diritti per tutti i cittadini Ue, che possiedono anche il passaporto austriaco, e non solo per i sudtirolesi. Resta il dubbio del criterio d’accesso. La bozza - come scrive il quotidiano Tiroler Tageszeitung - parla di «tutti i cittadini italiani residenti in Alto Adige di madrelingua tedesca e ladina». Sembra improbabile che l’unico parametro possa essere la dichiarazione di appartenenza linguistica che in Provincia di Bolzano è indispensabile per l’accesso al pubblico impiego e a molti prestazioni sociali, come l’edilizia agevolata. Non è un segreto che la Suedtiroler Volkspartei avrebbe preferito che la questione del doppio passaporto restasse ferma fin dopo le elezioni provinciali il 21 ottobre, per evitare strumentalizzazioni, ma il governo Kurz evidentemente tira dritto. Il leader dei socialdemocratici ed ex cancelliere Christian Kern boccia l’iniziativa. «Si tratta della strada sbagliata, perché nel processo di unificazione europea è stata trovata una prospettiva comune per l’Alto Adige e l’Austria». «Gli altoatesini per la loro autostima non necessitano del doppio passaporto», aggiunge.

La posizione del governo italiano

L’esecutivo Gentiloni in più occasioni si era detto perplesso, la Fpoe del vicecancelliere Heinz Christian Strache ora spera soprattutto nella Lega come interlocutore. «Meglio doppio passaporto che ius soli», scherzò Matteo Salvini in campagna elettorale a Bolzano. «Siamo disposti a parlarne a condizione che la delicata questione del doppio passaporto venga risolta assieme da Roma, Vienna e Bolzano nel modo più armonioso possibile», disse invece poche settimane fa il segretario della Lega Trentino, Mirko Bisesti. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non ha nascosto la sua contrarietà, parlando di «basi della secessione dell’Alto Adige» e chiedendo un intervento di Conte e Salvini contro «questa aggressione diplomatica». Richiesta evidentemente accolta, se ora arriva quello che sembra un deciso segnale di dietrofront: la Farnesina chiede «chiarimenti» e parla di iniziative «ostili».

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