30 luglio 2018 - 12:55

Daisy Osakue aggredita: «Volevano colpire ragazza di colore». Salvini: «Nessuna emergenza razzismo»

La 22enne racconta: «Non mi piace usare la parola razzismo ma questa volta penso sia così. Pensavano fossi una prostituta». La condanna del mondo politico. Salvini: «Io non giudico le persone in base al colore della pelle»

di Annalisa Grandi

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«A me non piace usare la parola razzismo ma questa volta credo sia così». Lo dice intervistata a «L'aria che tira», su La7, Daisy Osakue, atleta italiana di origini nigeriane specializzata nel lancio del disco che ha subito un'aggressione domenica notte a Moncalieri.

«Volevano colpire una ragazza di colore»

«Quella zona tutti la conoscono - racconta la 22enne - perché ci sono prostitute di colore. Peccato che io non sono una prostituta. Perche' se fosse stata una prostituta non avrebbe neppure denunciato. Invece io voglio che tutti sappiano e che questi ragazzi vengano presi». «L'hanno fatto apposta - ha aggiunto - non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore». «Mi era già capitato - aggiunge all'uscita dall'ospedale Oftalmico di Torino - di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all'azione, significa che si è superato un altro muro. Secondo me mi hanno lanciato quelle uova,in viso, da un'auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore» precisa ancora. «Una persona dovrebbe essere tranquilla e libera di camminare per strada senza che qualcuno dal nulla la aggredisca. E' un atto di codardia» conclude. E sulle sue condizioni di salute spiega: «Starò bene in pochi giorni, per fortuna è soltanto un'abrasione - agli Europei farò di tutto per esserci».

La solidarietà di Valentina Diouf: «Si torna al Medioevo»

Tanti i messaggi di solidarietà arrivati all’atleta dopo l’accaduto. «Qui c’è un caso al giorno, invece di andare avanti l’Italia va indietro, sta tornando al medioevo e non se ne rende conto» dice Valentina Diouf, pallavolista della Nazionale italiana con papà senegalese. «Sono rimasta particolarmente toccata - prosegue Diouf - e voglio fare un applauso a Daisy per aver mantenuto lucidità nelle dichiarazioni che ha fatto. Si è trattata di un gesto senza senso, la trasgressione è altro. Non riesco proprio a capire». «O forse sì - aggiunge - perché c’è poca voglia di scavare sotto la superficialità che regna sovrana. Qui siamo messi male».

Il padre: «Ora chiederò ai miei figli di fare attenzione»

«Siamo arrivati dalla Nigeria 24 anni fa - racconta Iredia Osakue, padre di Daisy - Ci è capitato di essere vittime di episodi razzisti verbali, ma non ci faccio caso. Le persone parlano, non bisogna darci troppo peso». Daisy, racconta «è nata in Italia, come i suoi fratelli di 14 e 8 anni . Da adesso in poi farò attenzione che non tornino a casa dopo le 20. Fortunatamente mia figlia sta bene: se la ferita fosse stata più grave, la sua carriera sarebbe finita e avrebbe dovuto rinunciare a questa gara molto importante».

Salvini: «Nessuna emergenza razzismo»

«Ogni aggressione va punita e condannata, sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza - commenta il ministro dell'Interno Matteo Salvini - Di certo l'immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini» aggiunge, per poi sottolineare: «Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze». Il vicepremier ha poi espresso l'auspicio di incontrare Daisy e di «vederla gareggiare il prima possibile». Poi in serata su twitter rilancia: « Ricordo a politicanti e giornalisti buonisti che io non giudico le persone in base al colore della pelle, io le divido fra persone perbene e delinquenti. Per i primi in Italia c’è futuro, per gli altri no!».

In serata anche il premier Conte interviene sulla vicenda dagli Usa: «Ho avuto una chiamata con Daisy. Da stamattina cercavamo di metterci in contatto - a detto - Le ho voluto esprimere solidarietà. È un episodio inqualificabile. Le ho augurato di poter prendere subito gli allenamenti e le ho augurato un futuro radioso». «Fermo restando che come lei stessa mi ha riferito non sembrerebbe esserci una matrice razzista - ha aggiunto - chi ha compiuto questo gesto non ha fatto dichiarazioni di tipo razzista. Condannerò sempre comunque violenze di matrice razzista».

Zaia: «Unica colpa avere la pelle di colore di diverso»

«È stato colpito un immigrato regolare che peraltro corre per il nostro paese e ha l'unica colpa di avere la pelle di colore diverso - ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - Piena solidarietà alla donna e all'atleta Daisy e un `no´ totale al razzismo, agli insulti e ai raid soltanto contro chi ha la pelle nera. Daisy è una cittadina nel pieno dei suoi diritti ed è stata colpita unicamente perché ha un colore diverso. Ha quindi diritto ad avere la solidarietà di tutti i cittadini».

Fico: «Razzismo va sempre combattuto»

Di razzismo e di quanto avvenuto a Moncalieri parla invece il presidente della Camera Roberto Fico: «Il razzismo va sempre combattuto, in ogni caso, senza esitare mai un solo secondo. Qualsiasi episodio di razzismo, anche se ce ne fosse soltanto uno oggi, va combattuto senza se e senza ma. In ogni caso, sempre». Anche lui però ribadisce che nel nostro Paese non esiste alcuna escalation di episodi razzisti «L'Italia è un paese di grande rispetto per l'altro, di grande accoglienza». «Sono vicina con affetto a Daisy - fa sapere in una nota la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati - l'atleta della nazionale italiana di origine nigeriana, vittima di un'aggressione a Moncalieri. L'ennesimo episodio vile, che denota anche inciviltà e ignoranza Sono certa che le forze dell'ordine sapranno presto individuare gli autori e fare piena chiarezza su ogni aspetto della vicenda. La violenza va sempre condannata, a maggior ragione quando potrebbe avere odiose motivazioni razziali. Auguro a Daisy, primatista italiana under 23 del lancio del disco, che onora il nostro Paese negli scenari internazionali, di ristabilirsi prontamente e di dimenticare presto questa brutta esperienza».

La condanna del mondo politico

Tanti i commenti del mondo politico: i capigruppo del Movimento 5 Stelle al Senato e alla Camera Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva spiegano «L'aggressione dell'atleta azzurra Daisy Osakue avvenuta a Moncalieri è un atto indegno che condanniamo con fermezza, chi lo ha compiuto deve provare vergogna di fronte a tutto il nostro Paese. L'Italia rifiuta, si indigna e punisce questi gesti inqualificabili. Vogliamo che questa persona, che ha lanciato un uovo contro una donna per strada, venga individuata e punita quanto prima. Gli inquirenti ci diranno qual è il movente, ma in ogni caso un fatto del genere non deve succedere. Mai. Alla nostra campionessa Daisy tutta la solidarietà e la vicinanza del M5s». Dura condanna anche da parte dell'ex premier Matteo Renzi, che su Twitter scrive: «Gli attacchi alle persone di colore sono un'emergenza: il Governo non neghi l'evidenza».E definisce gli aggressori «schifosi razzisti». E il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, in una nota congiunta insieme al responsabile del dipartimento sicurezza del Pd Emanuele Fiano, chiede che il governo riferisca in Aula sull'escalation di violenze e sulla «serie di episodio di stampo razzista che si stanno verificando nel nostro Paese in modo preoccupante, a cui si sono aggiunti altri fatti, altrettanto gravi, di cittadini che pensano di ergersi a giudici e poliziotti trasformando l'Italia in una sorta di far west». « Il ministro dell'Interno Matteo Salvini - si legge nella nota - deve spiegare come intende contrastare questi fenomeni che sembrano dilagare, legati a una propaganda di stampo razzistico il cui linguaggio viene usato in maniera ricorrente nella stessa propaganda politica da molti militanti e seguaci del suo partito, e come intende impedire il propagarsi di una folle idea di giustizia fai da te». «La cronaca degli ultimi giorni riporta un susseguirsi di episodi di violenza, fino all'omicidio, ai danni di migranti o cittadini italiani di origine straniera e dunque determinati da motivi razziali - scrive i una nota il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Francesco Minisci - Esprimiamo grande preoccupazione per questi accadimenti, in alcuni casi totalmente gratuiti e in altri frutto di inammissibile e pericolosa giustizia privata, trattandosi peraltro di fatti per i quali la legge prevede specifiche aggravanti, a dimostrazione del fatto che sono episodi di estrema gravità che, come sempre, la magistratura italiana valuterà con la massima attenzione».

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