14 novembre 2018 - 15:24

«Vostra madre è morta, anzi no»: dietrofront in chiesa e funerale annullato

Già firmato anche il sì all’espianto degli organi dell’80enne: tutto da rifare, l’anziana è grave ma ancora viva

di Giuseppe Gaetano

«Vostra madre è morta, anzi no»: dietrofront in chiesa e funerale annullato Una vista di Uri, il paesino dell’anziana data per morta
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Le campane di Uri, il paesino dell’hinterland sardo, avevano già suonato a morte; i familiari, in lacrime, si erano già accordati col parroco per celebrare il funerale; i parenti, ormai rassegnati, avevano già ordinato le corone di fiori e spedito i telegrammi di cordoglio. Sembrava tutto pronto: anche la bara era stata già acquistata e la trafila burocratica per il loculo al cimitero conclusa in tempi record. E invece è tutto da rifare. Il più in là possibile, ovviamente. L’anziana 80enne data già in viaggio verso l’altro mondo è sì in condizioni disperate, ma ancora viva, in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari.

L’ospedale dov’è ricoverata la donna L’ospedale dov’è ricoverata la donna

La morta immaginaria

La vicenda è singolare ma autentica: è stato il personale sanitario a comunicare erroneamente la notizia del decesso. Lunedì mattina la figlia ha trovato la donna nel bagno di casa, riversa sul pavimento in stato di semi-incoscienza, colpita improvvisamente da un ictus. L’anziana è stata subito trasportata d’urgenza in ospedale a bordo di un’ambulanza. Qualche ora dopo il ricovero, i congiunti sono tornati nel nosocomio per aggiornarsi sulle sue condizioni: «È morta cerebralmente, ormai non c’è più nulla da fare - gli ha detto un medico -. Se volete potete firmare l’autorizzazione all’espianto degli organi». Addolorati, i familiari hanno acconsentito all’espianto delle cornee; poi, rientrati in paese, si sono dedicati ai preparativi per le esequie. Ma ieri mattina, tornati in ospedale, l’incredibile sorpresa: che la vecchina era, ed è, ancora viva. Sconcerto a parte, in fondo, è la notizia che vorrebbero ascoltare chiunque ha un proprio caro in cura.

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