12 aprile 2019 - 17:35

Umbria, arrestati Barberini e Bocci, segretario Pd e assessore alla sanità. Indagata la presidente Marini

I controlli della Guardia di Finanza riguardano irregolarità su una serie di concorsi . Giampiero Bocci e Luca Barberini sono ai domiciliari. Salvini: «Elezioni regionali subito»

di Giovanni Bianconi

Umbria, arrestati Barberini e Bocci, segretario Pd e assessore alla sanità. Indagata la presidente Marini
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Un’associazione a delinquere per truccare e condizionare le assunzioni negli ospedali, secondo le richieste dei politici locali. L’avevano messa in piedi, secondo l’accusa della Procura di Perugia, il direttore generale della Azienda ospedaliera umbra Emilio Duca, il direttore amministrativo Maurizio Valorosi e altri complici. Ma dietro ci sarebbero state le pressioni della presidente della Regione Catiuscia Marini, dell’assessore alla Salute Luca Barberini e del segretario del Partito democratico umbro (nonché ex deputato e sottosegretario al ministero dell’Interno) Giampiero Bocci. Barberini e Bocci sono ora agli arresti domiciliari come per Duca e Valorosi, mentre la presidente Marini è indagata per concorso in abuso d’ufficio, rivelazione di segreto e falso. Un terremoto giudiziario che fa tremare il governo della Regione e la politica del Pd in Umbria. Ieri gli ufficiali della Guardia di finanza hanno perquisito gli uffici della presidente Marini che si è detta «tranquilla e fiduciosa nell’operato della magistratura». Il neo-segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha già commissariato la federazione locale.

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La governatrice dem

In attesa delle versioni degli inquisiti, le carte dell’accusa raccontano di un «efficiente e solido sistema clientelare», fondato su una «prolungata e abituale attività illecita» per pilotare i concorsi dell’azienda ospedaliera. Almeno 8 sono i concorsi manipolati individuati dagli investigatori delle Fiamme gialle e dai pm guidati dal procuratore Luigi De Ficchy, che grazie ad intercettazioni telefoniche e ambientali hanno seguito quasi in diretta le assegnazioni dei posti ai candidati indicati dai politici Bocci, Barberini e Marini. Grazie ai dirigenti ospedalieri che li informavano prima sul contenuto delle prove d’esame e poi aggiustavano i punteggi a loro favore. «Gli porto su le domande, sennò come fa?», diceva, prima di andare in consiglio regionale, il direttore Duca. Al quale una componente della commissione d’esame confidava: «Quelli che mi hai dato te (i nomi dei candidati, ndr) li ho dati tutti il massimo...». Dopodiché si giustificava con un primario dispiaciuto per il piazzamento di due infermiere: «Ma non te stò a dire... erano tanti da sistemà».

Per l’assunzione di quattro assistenti contabili, Duca e Valorisi si sono trovati a dover assecondare le raccomandazioni dell’assessore Barberini e di Bocci, ma anche della nipote di un dirigente regionale del Pd e della presidente Marini. Dalle intercettazioni del 9 maggio 2018, infatti, risulta che il direttore abbia promesso di consegnare le tracce della prova scritta al vice-presidente del consiglio regionale Alvaro Mirabass e a Bocci, dopodiché incontra la presidente della Regione: «Qui ce so le domande, tra quelle lì... sta tranquilla», le dice, e secondo gli inquirenti «consegna un foglio al di lei segretario, Valentino Valentini, al quale viene affidato il compito di portarlo a una donna».

Era la favorita della governatrice, che insieme ai nomi dei segnalati dagli altri politici figurerà nelle prime quattro posizioni. Gli stessi aiuti vengono garantiti anche per le prove pratiche e orali, in particolari alla candidata di Bocci. «Era andato da Bocci per scrivergli un po’ d’appunti per ‘sta ragazza», dice Duca, mentre Valorosi riferisce: «Messaggio da Bocci: vuole gli orali, le domande orali». Alla presidente della commissione Duca raccomanda di «portare avanti le persone raccomandate da Bocci, Barberini e Marini, e dunque di “gonfiare” in particolare la valutazione di una delle candidate». Per un candidato meritevole ma «non segnalato» si riserva un posto futuro, mentre per la nomina del direttore della Struttura di anestesia vengono abbassati i punteggi d in un «esterno» sperando che non si presenti (come avverrà), e alzati quelli del favorito da Bocci: «Ci puoi anche mettere mezzo punto in più per avvicinarlo a questo, che tanto non ci sarà, e dopo lo porti a 39!». Conclusione del giudice: «L’intera procedura verrà svuotata di ogni valenza in quanto gli indagati ne decideranno le sorti in maniera del tutto indipendente da ogni valutazione di merito».

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