6 febbraio 2019 - 09:04

Vendetta contro il pedofilo, due arresti per l’omicidio di Fiorillo

Sono stati arrestati gli altri due componenti del commando di tre persone che tre anni fa ammazzò Francesco Fiorillo, 40 anni. Si era pensato ad un regolamento di conti per il controllo dello spaccio. E invece ora si è scoperto che fu una vendetta

di Carlo Macrì

Vendetta contro il pedofilo, due arresti per l’omicidio di Fiorillo
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VIBO VALENTIA - Soldi, regali di ogni genere in cambio di prestazioni sessuali con tanto di voto per ogni performance. Tra i ragazzini adescati, probabilmente, c’erano alcuni legati a famiglie di ‘ndrangheta. E questo potrebbe spiegare il movente dell’omicidio di Francesco Fiorillo, 40 anni, assassinato il 15 dicembre del 2015 con otto colpi di pistola, davanti al cancello della sua abitazione, a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Pizzo Calabro. Un anno fa per quell’omicidio fu arrestato un vibonese di 27 anni, Antonio Zuliani. Mercoledì mattina la polizia di Vibo Valentia guidata dal questore Andrea Grassi, ha chiuso il cerchio su quel delitto arrestando altre due persone su ordine della procura della Repubblica di Vibo. I due, all’epoca ventenni, sono amici di Zuliani e sono accusati di aver preso parte al delitto.

La falsa pista della droga

La vittima, un anno prima di essere ucciso, era stato arrestato perché trovato in possesso di 37 panetti di cannabis. L’esecuzione cruenta (gli assassini di Fiorillo utilizzarono due pistole, una 7,65 e una calibro 9), fece pensare a un regolamento di conti nell’ambito di uno scontro tra clan per il controllo dello spaccio. Invece, le intercettazioni successive e oggi le tecniche più sofisticate (ricostruzione tridimensionale della scena del crimine, analisi geo-referenziate dei telefoni cellulari dei sospettati, la scatola nera dell’auto di un presunto assassino, riscontri balistici genetici), hanno permesso alla squadra mobile e al Servizio centrale(Sco), di individuare i complici di Zuliani, e di individuare il movente del delitto nell’ambito della pedofilia.

Il sacerdote coinvolto

Nel corso delle indagini sull’omicidio di Fiorillo la polizia arrestò all’epoca un sacerdote don Felice La Rosa, 39 anni, accusandolo di prostituzione minorile e corruzione di minori. Il sacerdote della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, per 11 anni parroco di Zungri, si faceva portare i ragazzini pagando 50 euro a prestazione. La polizia arrivò a scoprire un mondo sommerso fatto di ricatti e violenze, ascoltando i dialoghi propri nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Fiorillo.

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