31 gennaio 2019 - 16:51

Air Italy tra rebus rotte e ricorso contro la continuità territoriale

Lettera del capo delle operazioni dell’ex Meridiana: «Stop ai voli per l’India, il collegamento per Chicago spostato al 2020». L’attacco ad Alitalia

di Leonard Berberi - lberberi@corriere.it

Akbar Al Baker, ad di Qatar Airways, davanti a un aereo di Air Italy (foto di Leonard Berberi / Corriere) Akbar Al Baker, ad di Qatar Airways, davanti a un aereo di Air Italy (foto di Leonard Berberi / Corriere)
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Il ricorso alle vie legali sul tema della continuità territoriale e un ulteriore aggiustamento della rete di collegamenti con rotte chiuse poche settimane dopo il lancio, posticipate e rafforzate. È su questi due livelli che si muove la strategia di questo inizio 2019 di Air Italy, nata circa uno fa da Meridiana con l’ingresso di Qatar Airways (al 49%) e un hub spostato a Milano Malpensa. A spiegarlo ai dipendenti, con una comunicazione interna del 30 gennaio di cui il Corriere ha ottenuto copia, è Rossen Dimitrov, Chief operating officer che di fatto agisce come l’amministratore delegato del vettore.

L’annuncio

«Faremo ricorso sulla continuità territoriale e stiamo compiendo i passi necessari per presentarlo», scrive Dimitrov. Continuità che si è aggiudicata in toto Alitalia, anche nelle tratte da e per Olbia storicamente in mano ad Air Italy e che è oggetto di una disputa legale già con la low cost Ryanair. «Abbiamo presentato un’offerta commercialmente valida e coerente con livelli di redditività bassi, ma sostenibili, e siamo fiduciosi che la Regione Sardegna stia esaminando attentamente i procedimenti e svolgendo i necessari controlli sulle offerte presentate, prendendo in considerazione la situazione generale di Alitalia».

La polemica

Proprio le vicende di Alitalia finiscono al centro della comunicazione interna del capo delle operazioni. «Come può una compagnia aerea in amministrazione straordinaria, destinataria di un prestito concesso dallo Stato italiano pari a 900 milioni di euro, senza contare i miliardi iniettati negli ultimi decenni, aggiudicarsi la vittoria delle rotte in continuità territoriale?», polemizza Dimitrov. «Il risultato così com’è non è accettabile e ne verificheremo la tenuta legale», continua il manager. Che però avverte i dipendenti: «Si tratta di un processo difficile e potenzialmente lungo, e il risultato finale non può essere dato per scontato».

La lettera del capo delle operazioni Dimitrov ai dipendenti La lettera del capo delle operazioni Dimitrov ai dipendenti

Le rotte chiuse

L’altro aspetto commercialmente delicato per Air Italy è quello dei collegamenti. Dopo aver aperto tra giugno e dicembre 2018 i voli da Malpensa per New York, Miami, Bangkok, Delhi, Mumbai, la compagnia ha deciso di fermare le tratte per Bangkok (dal 30 marzo 2019) e chiude pure quelle per l’India. «A partire dal 17 febbraio verrà sospesa la linea Milano Malpensa-Mumbai, dal 29 marzo verrà cancellata la rotta Milano Malpensa-Delhi», annuncia nella lettera Dimitrov. Non solo. Perché c’è un cambio anche sulle tratte annunciate per il 2019: se per ora restano confermate quelle per Los Angeles e San Francisco (da aprile) e Toronto (maggio), slitta al 2020 quella per Chicago che doveva essere inaugurata a maggio di quest’anno. A quanto si apprende altre nuove rotte dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni.

Le variazioni

Le variazioni secondo Dimitrov sono dovute ad un mix di fattori, «quali il consolidamento strategico della rete, l’attribuzione di priorità alle rotte operate, i cambiamenti nella consegna degli aeromobili e le dinamiche del mercato». Dinamiche che porteranno Air Italy ad aumentare le frequenze «sulla rete nazionale fino a tre volte al giorno», quelle estive tra Malpensa e Toronto «da quattro a sei volte alla settimana» e tra Malpensa e Miami «da quattro a cinque volte la settimana». L’opinione degli analisti è che Air Italy ha bisogno di essere inserito in un network di compagnie aeree che le possa garantire una minima connettività con il resto del mondo e allo stesso tempo un bacino di passeggeri più ampio. Motivo per cui stupisce gli esperti l’assenza dei voli verso le grandi città europee, cosa che secondo Akbar Al Baker, ad di Qatar Airways, avverrà in un secondo momento, stando alle sue parole in un’intervista al Corriere.

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