Maestri
Pio Rajna e l’Ariosto (in Valtellina):
una mostra sul filologo
A Palazzo Besta di Teglio (Sondrio) dall’11 agosto al 18 settembre
l’omaggio allo studioso che lavorò sulle fonti dell’«Orlando furioso»
Nell’ambito delle iniziative per il quinto centenario dell’Orlando Furioso, si apre sabato 11 agosto al Palazzo Besta di Teglio (Sondrio) la mostra Pio Rajna e «Le fonti dell’Orlando furioso», dedicata al grande studioso dell’opera di Ludovico Ariosto.
In mostra, la figura del precoce filologo sondriese Rajna (1847-1930), che a meno di trent’anni fu incaricato da Giosuè Carducci di portare a termine il grande studio sul Furioso (poi apparso nel 1876), sarà ricordata attraverso saggi e testi su cui fondò i propri studi, ma anche ritratti, documenti, oggetti personali, e lettere — compresa quella con cui Carducci gli «ingiunse» di occuparsi delle fonti ariostesche.
Salito in cattedra giovanissimo, cultore dei cicli cavallereschi ma anche grande dantista, accademico della Crusca e dei Lincei, senatore dal 1922 per meriti scientifici, Rajna fu anche al centro di una vasta rete di legami con intellettuali e personalità del suo tempo: non solo Carducci, ma anche Eugenio Montale, Gabriele d’Annunzio e il cardinale Achille Ratti, poi papa Pio XI.
Particolare anche un altro filo rosso che lega il territorio valtellinese e il poema dell’Ariosto. Lo racconta lo scrittore e studioso Ernesto Ferrero, che fa parte del Comitato nazionale per il V centenario presieduto da Lina Bolzoni, e che interverrà all’inaugurazione dell’11 agosto: «Curiosa, la circolarità che si è venuta a creare — spiega Ferrero — tra gli elementi di questa mostra. Tutto cominciò quando il tipografo cinquecentesco Giolito de’ Ferrari ebbe l’idea di pubblicare un’edizione del Furioso con ricche xilografie».
Un poema illustrato, spiega Ferrero: «L’edizione — e altre ne vennero — ebbe un tale successo che decine di famiglie nobili dell’epoca, in Veneto, Emilia, ma anche in Lombardia e in particolare in Valtellina, vollero far dipingere intere dimore con le storie ariostesche. Fu solo l’inizio di un’enorme fortuna iconografica — giunta fino a Mimmo Paladino e ai contemporanei — ricostruita nel volume L’Orlando furioso nello specchio delle immagini, edito da Treccani e curato da Lina Bolzoni».
Proprio Palazzo Besta, che ospita la mostra, racchiude un grande ciclo di affreschi dedicati al poema. «Non solo — spiega, Ferrero —, ma l’associazione Bradamante, che cura la mostra, è nata dall’iniziativa di Silvana Onetti, che in un palazzo di Talamona, sempre in provincia di Sondrio, ha scoperto un altro ciclo di affreschi del ‘500 a tema ariostesco». La mostra su Rajna sarà aperta fino al 18 settembre.