7 luglio 2018 - 21:00

Di Maio insiste sul taglio dei vitalizi e rilancia quelli alle pensioni d’oro

Il vicepremier: «Spero via libera a misure entro l’estate». Intervento legislativo per le pensioni più ricche

di Mario Sensini

Il vicepremier Luigi Di Maio, 5 Stelle (Ansa) Il vicepremier Luigi Di Maio, 5 Stelle (Ansa)
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Non solo taglio dei vitalizi agli ex parlamentari, ma anche delle pensioni d’oro: Luigi Di Maio, intervenuto a «L’intervista» di Maria Latella su Sky Tg24, insiste su due delle battaglie di bandiera del Movimento 5 Stelle e che fanno parte del contratto di governo giallo-verde.

Sui vecchi debiti fiscali gli italiani continuano a muoversi con circospezione per cogliere l’opportunità di pagare meno, fatta balenare dalla nuova maggioranza di governo, ma prendono maggior confidenza con i nuovi strumenti del “fisco amico”, a cominciare dalla dichiarazione precompilata dei redditi. A due settimane dalla scadenza del termine per l’invio del 730 predisposto dall’Agenzia delle Entrate, prevista per il 23 luglio, sono infatti già 2,3 milioni gli italiani che hanno trasmesso la dichiarazione dei redditi 2017. Sono già il 17% in più, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ed è scontato che si batterà il record dell’anno scorso di 2,4 milioni di dichiarazioni precompilate inviate telematicamente, in modo autonomo, dai singoli contribuenti. Dal debutto i contribuenti che hanno utilizzato la precompilata sono cresciuti costantemente: da 1,4 milioni nel 2015, a 2,1 milioni del 2016, a 2,4 del 2017.

Escluso il 3,4% delle domande

Nel frattempo entra nel vivo la definizione della rottamazione “bis” delle cartelle esattoriali. Entro i termini del 15 maggio sono state raccolte circa 950 mila richieste di adesione. Le domande non accettate sono state appena 32 mila, cioè il 3,4%. Il gettito atteso è di 2 miliardi di euro, 1,6 miliardi quest’anno e 400 il prossimo, ma bisognerà vedere se si centrerà l’obiettivo, visti i continui annunci del governo sulla «pace fiscale». L’operazione, «saldo e stralcio» di altre cartelle esattoriali, è nel programma dell’esecutivo, ma non è ancora pronta. La prossima settimana, ha detto il vice premier Luigi Di Maio, si comincerà a lavorare sul taglio delle pensioni d’oro. Poi su reddito di cittadinanza e flat tax, anche per le imprese, con l’estensione del regime forfettario per le partite Iva.

Incognite sul gettito

Alla prima rottamazione avevano aderito 1,6 milioni di contribuenti, da cui sono già arrivati versamenti per 6,5 miliardi di euro. Altri 1,7 miliardi dovrebbero arrivare con il pagamento dell’ultima rata della definizione agevolata, che cade il prossimo 31 luglio (per un gettito di 8,2 miliardi, uno più del previsto). L’attesa della nuova sanatoria sui debiti fiscali potrebbe aver avuto un impatto anche sulle ultime scadenze della prima rottamazione.

Chi rottama e non paga

Ad ogni buon conto l’operazione avviata dal governo Pd non sembra aver risolto il problema del contenzioso. Circa metà dei contribuenti che avevano rottamato cartelle per oltre 100 mila euro, una volta aderito, non ha pagato. E tornerà presto a subire le azioni di recupero dei crediti da parte degli agenti della riscossione.

Nuove funzioni

Anche per la rottamazione bis, come prevede la legge, si potrà scegliere quali debiti pagare tra quelli ammessi. Sul sito internet dell’Agenzia ci sarà un’applicazione in grado di generare i bollettini per i pagamenti, escludendo i debiti che non si vogliono rateizzare. Sapendo che anche per questi debiti, a settembre o poco dopo, il fisco tornerà a battere cassa. Sempre che non arrivi nel frattempo la «pace fiscale».

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