25 maggio 2018 - 21:16

Dal non-rinnovo alla pace: Lega-M5s cambiano linea sul governatore Visco

Sei mesi fa lo scontro sulla riconferma, ora la scelta di collaborare contro i diktat Ue sulle banche

di Mario Sensini

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Un incontro espressamente richiesto dal premier incaricato, non previsto dal rituale dei rapporti tra le due istituzioni, e non scontato. Nè nelle premesse nè, tanto meno, negli esiti che, dicono fonti ben informate, sono stati positivi. Non è certo scoppiato l’idillio, ma il rapporto tra il governo Lega-M5S in procinto di prendere il potere e la Banca d’Italia, fino a ieri nel mirino dei due partiti per la gestione delle crisi bancarie, parte nel segno della collaborazione.

Distensione

Nell’ultima occasione in cui avevano avuto modo di esprimersi su Bankitalia e il governatore Ignazio Visco, Luigi Di Maio e Matteo Salvini avevano chiesto al governo Gentiloni di non rinnovargli l’incarico. Sei mesi dopo ecco il candidato premier Giuseppe Conte, in attesa di varare il governo giallo-verde, varcare la soglia di Via Nazionale, dove non è sicuramente uno sconosciuto (è membro del collegio arbitrale di Napoli sulle dispute bancarie), per incontrare il governatore. Un passaggio distensivo in un momento delicatissimo per il nuovo esecutivo, non ancora nato, e già sotto l’attacco dei mercati. La formazione della squadra di governo si sta rivelando cosa complessa, tra i veti incrociati dei due partiti e le perplessità su nomi chiave, come quello del prossimo ministro dell’Economia, che Lega e M5S vorrebbero affidare a Paolo Savona, il professore che spaventa gli europeisti. E lo spread continua, inesorabilmente, a salire.

Le banche e l’Ecofin

Mentre i due sono a colloquio, il differenziale di interesse tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi supera di slancio i 200 punti base. Anche in Borsa la giornata è pesante. Continua a esserci nervosismo e i titoli delle banche, sotto pressione, accusano perdite pesanti. Anche perché, nel frattempo, il Consiglio Ecofin, con l’astensione del governo italiano, approvata a Bruxelles il nuovo pacchetto di misure restrittive sulle banche.

Prime intese

Ed è proprio su quel pacchetto di norme, che da mesi preoccupa il Governatore, che si registra una prima sintonia di pensiero tra i due. L’Europa va verso la richiesta di un nuovo rafforzamento patrimoniale per le banche, ma non ne vuole sapere del sistema di assicurazione comune dei depositi. Il governo Gentiloni era contrario, ma su quel pacchetto si è astenuto per non pregiudicare la posizione del futuro esecutivo. Che ora vuole dare battaglia, contando sull’appoggio di Via Nazionale.

I crack bancari

Nel colloquio, riferiscono le fonti, i due hanno discusso degli ultimi sviluppi dell’economia, non troppo positivi, delle prospettive della finanza pubblica (per Visco la stabilità e la sostenibilità dei conti sono indispensabili) , delle banche e del risparmio. Nessuno ha interpretato come uno sgarbo la decisione del premier incaricato di incontrare, prima del Governatore, i risparmiatori vittime dei crack bancari.

Nuovi rimborsi

Il fatto che li abbia visti nel pieno delle consultazioni per la formazione del governo, è considerato un segnale di attenzione e di rispetto nei loro confronti. Del resto la concessione, la misura e le condizioni dei rimborsi sono materia di esclusiva competenza del governo. Che già si prepara a intervenire. Per il M5S , si legge nel Blog, serve un fondo di almeno 2 miliardi di euro per rimborsare gli obbligazionisti in forma piena e anche gli azionisti delle banche messe in liquidazione. Non sono pochi, ma sono già meno dei 110 miliardi di danni che sei mesi fa i grillini contestavano a Bankitalia di aver prodotto con i mancati controlli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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