6 novembre 2018 - 13:51

Manovra, Tria lascia Bruxelles in anticipo. L’Ecofin: «Ci attendiamo sviluppi»

Il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis insiste sulla necessità per l’Italia di rivedere la legge di Bilancio. Ma aggiunge: «Aperti al dialogo». Intanto il ministro dell’economia Tria è andato via da Bruxelles senza parlare coin i giornalisti

di Ivo Caizzi, inviato a Bruxelles

Manovra, Tria lascia Bruxelles in anticipo. L’Ecofin: «Ci attendiamo sviluppi»
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Rischia di diventare un caso l’improvviso e anticipato rientro a Roma del responsabile dell’Economia, Giovanni Tria, dal Consiglio dei ministri finanziari Ecofin prima della conclusione dei lavori. Anche perché è avvenuto annullando la prevista conferenza stampa sulla due giorni di importanti riunioni a Bruxelles. E organizzando la partenza dalla sede del Consiglio dei governi Ue in modo riservato per evitare di rischiare perfino le domande «volanti» dei giornalisti, in genere convocati preventivamente vicino alla zona ingresso dai diplomatici di supporto ai ministri in questi eventi comunitari. La spiegazione formale è stata la «fretta» di Tria di rientrare a Roma e di non perdere l’aereo di linea. Ma questo in genere non avviene in segreto e non impedisce qualche rapida dichiarazione in uscita. Una ipotesi alternativa è emersa a Bruxelles poco dopo, quando il presidente dell’Ecofin, il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loger, ha annunciato un «ci aspettiamo sviluppi» nel negoziato della Commissione europea con Tria - reso noto dall’Eurogruppo di lunedì scorso - per trovare un compromesso sulla manovra di bilancio italiana, che è sotto accusa per violazione delle regole Ue a causa del deficit al 2,4% del Pil (invece dell’atteso 1,6%).

«Correzione sostanziale»

È trapelato che, proprio nella precedente riunione dei 19 ministri della zona euro, da sempre rigidamente segreta, l’appoggio alla soluzione negoziata possa essere stato più ampio di quanto sintetizzato dal presidente e responsabile delle Finanze portoghese Mario Centeno, dicendosi «molto ottimista» sull’esito del «dialogo costruttivo». Tria potrebbe così essere rientrato d’urgenza in Italia per verificare con il premier Giuseppe Conte e con i vicepremier Luigi Di Maio del M5 e Matteo Salvini della Lega Nord la percorribilità politica di una qualche proposta di accordo con Bruxelles. Ma, a margine dell’Ecofin, è girata anche la voce che Di Maio e Salvini - in quanto ancora indisponibili a fare concessioni sul deficit per raggiungere un compromesso con la Commissione europea - abbiano imposto il silenzio al ministro dell’Economia: almeno fino a un mini-vertice a quattro sulla manovra (con Conte), che potrebbe esserci già entro domani. Anche perché, intanto all’Ecofin, il vicepresidente della Commissione europea, il lettone Valdis Dombrovskis, ha alzato la posta affermando che nella sua istituzione sono «aperti al dialogo per cercare una soluzione, ma occorre una correzione sostanziale» del deficit.

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