19 febbraio 2019 - 17:56

Xylella, l’Europa avverte il governo: «Ora è arrivato il momento di agire»

Il commissario Ue alla Salute Andriukaitis vedrà il ministro Centinaio: «Bisogna agire insieme alle autorità regionali, è una situazione molto pericolosa e il tempo sta passando». Coldiretti: i controlli Ue un colabrodo, la Xylella è arrivata dal Costa Rica

di Michelangelo Borrillo

L’ulivo «incappucciato» di Monopoli, l’albero infetto più a nord in Puglia L’ulivo «incappucciato» di Monopoli, l’albero infetto più a nord in Puglia
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La Xylella sta avanzando e l’Italia non può più restare ferma. Il messaggio arriva da Bruxelles, chiaro e forte. Ed è diretto al governo italiano. A lanciare l’allarme è il commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis, che a breve riceverà a Bruxelles il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio: «Bisogna mettere in pratica una strategia europea sulla Xylella. È il momento d’implementarla pienamente perché è basata sulla scienza, sulle valutazioni dell’Efsa, sull’epidemiologia. La situazione mostra che è arrivato il momento per il governo italiano di agire il più presto possibile, perché la propagazione della xylella sta avanzando». Nel governo «devono capire anche che serve una buona cooperazione con le autorità regionali e locali, agendo insieme come una squadra — ha aggiunto Andriukaitis — non come nel passato, con le autorità locali che prendevano le loro decisioni, le regionali lo stesso e il governo nazionale che era sempre in ritardo. È una situazione molto pericolosa e discuterò con Centinaio come agire insieme in maniera corretta. Il tempo sta passando, devono agire adesso».

«Le frontiere colabrodo»

All’Europa, indirettamente, risponde la Coldiretti, mettendo sotto accusa i sistemi di controllo: «Le frontiere colabrodo — spiega il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele — hanno lasciato passare materiale vegetale infetto, poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica, attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Contro il dilagare della Xylella che è arrivata a Monopoli, i fondi che l’Unione europea ha destinato a monitoraggi e test di campionamento, tre milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri sette patogeni della stessa categoria, sono solo briciole». Per questo sull’avanzare della Xylella «le istituzioni devono assumersi ad ogni livello le proprie responsabilità, cambiando radicalmente atteggiamento. Bisogna dire basta alla demagogia perché c’è ancora chi strizza l’occhio in Puglia a quel mondo negazionista e da “spy story” che ha nuociuto al Salento quasi quanto la malattia stessa», spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. «Il Piano anti Xylella del ministro Centinaio — aggiunge — non ha trascurato alcun aspetto dell’emergenza, e soprattutto ha tenuto in dovuto conto le gravi difficoltà di aziende agricole e vivai, aggiungendo anche i frantoi, una nostra richiesta pressante. Ma si è dovuti arrivare a febbraio 2019 per avere una evidenza nazionale sul tema». «Ora — conclude — servono con urgenza gli strumenti applicativi per renderlo realmente operativo. Così come è urgente che parta una seria comunicazione istituzionale, visto che sono saliti a 1,2 miliardi i danni provocati dal diffondersi della Xylella fastidiosa che avanza inesorabilmente in Puglia, dove la sua presenza è stata conclamata per la prima volta nell’ottobre del 2013 con test di evidenza scientifica».

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