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Qualità degli spazi pubblicitari online in Italia: promosso il Corriere

di Redazione Economia

Qualità degli spazi pubblicitari online in Italia: promosso il Corriere

Rcs e gli altri principali editori italiani hanno superato la verifica, di fatto la prima, sul fronte della trasparenza e della qualità della pubblicità sui loro siti online. E’ dunque un quadro confortante quello che esce dall’analisi dei dati dello IAB Quality Index, lo strumento creato da IAB Italia (l’associzione che raggruppa i più importanti operatori della pubblicità digitale in Italia) per misurare e certificare la qualità della pubblicità digitale. La prima edizione (qui i risultati) della ricerca ha potuto certificare oltre 200 canali: nessuna maglia nera (una sola stella) e più del 30% con la valutazione “eccellente” di tre stelle.

L’obiettivo dell’indicatore – il primo “indice di qualità” nel mercato della pubblicità digitale - è quello di offrire ai publisher un parametro completo per valorizzare la propria offerta, e agli investitori un criterio di scelta oggettivo dei bacini pubblicitari, per accertarsi che i propri investimenti siano associati a contesti di elevata qualità e per disporre di informazioni più precise e oggettive sulla pianificazione delle loro campagne. Fra tre mesi, una nuova rivelazione che vedrà coinvolti altre sette editori.

“Siamo particolarmente orgogliosi di aver ricevuto l’adesione dei principali publisher italiani, che si sono resi disponibili a essere misurati e certificati secondo i criteri del nostro Quality Index – ha commentato Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia. Condé Nast, Hearst, Il Sole 24Ore, lastminute.com, Manzoni, Mediamond, RCS, Sky, Triboo e WebAds sono i primi ad aver risposto alla nostra chiamata, a dimostrazione di un’editoria italiana online che ha il coraggio di mettersi in discussione per migliorare ed elevare il livello di qualità offerto ai propri inserzionisti”. Noseda chiude con un appello agli inserzionisti affinché “pretendano gli stessi standard di qualità da tutti gli attori del sistema: solo così si può ambire a un circolo virtuoso capace di innescare un processo di miglioramento continuo del nostro settore”.

Cinque parametri e tre partner tecnici esterni per un indice super partes
IAB Quality Index valuta la qualità dei contesti online secondo cinque KPI: Viewability, Brand Safety, Invalid Traffic, Ad Clutter e rispetto dei cosiddetti LEAN Principles. Questi parametri – promossi sui mercati internazionali come le metriche di riferimento – sono oggetto di una misurazione su base trimestrale e per un periodo di quattordici giorni consecutivi in relazione ai formati pubblicitari maggiormente utilizzati, video e display, in ambiente sia desktop sia mobile browser. Se il punteggio finale supera una soglia minima il publisher ottiene la certificazione di qualità con una matricola variabile tra le due (qualità alta) e le tre (qualità molto alta) stelle.

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