primo trimestre

Cina, crescita maggiore delle attese. Pil in aumento del 6,4% annuo

di Redazione Economia

Cina, crescita maggiore delle attese. Pil in aumento del 6,4% annuo

La Cina ha registrato nel primo trimestre del 2019 un rialzo del Pil pari al 6,4% annuo, meglio del 6,3% atteso dagli analisti e in linea col 6,4% del periodo ottobre-dicembre 2018: in base ai dati dell’Ufficio nazionale di statistica, il rialzo su base trimestrale è dell’1,4% (centrando le previsioni della vigilia) e in leggera flessione sull’1,5% segnato nei tre mesi precedenti.

I dati diffusi mostrano che l’economia cinese, malgrado lo scontro commerciale con gli Usa, si conferma resistente grazie anche alle politiche di sostegno del governo che, ha rilevato l’Ufficio nazionale di statistica, «stanno cominciando a mostrare i loro effetti». La crescita del 6,4% si tiene sotto la media del 6,6% dell’intero 2018, che è il peggior trend degli ultimi 28 anni, ma diversi segnali positivi sono maturati in diversi settori, anche se «restano fattori al ribasso dovuti all’ambiente esterno». La produzione industriale vola a marzo dell’8,5% annuo dal 5,9% atteso (+5,3% a febbraio), al ritmo più forte da luglio 2014, mentre nel periodo gennaio-marzo di ferma a quota +6,5%. Le vendite al dettaglio, che concorrono per la larga parte della composizione del Pil, salgono dell’8,7% contro l’8,2% del mese precedente e l’8,4% stimato dai mercati, mentre il +8,3% è il dato dei primi tre mesi dell’anno. Gli investimenti in asset fissi si attestano al +6,3% nel primo trimestre, in linea con le attese degli analisti, ma in accelerata sul +6,1% dei tre mesi precedenti. La parte relativa allo sviluppo immobiliare registra addirittura un progresso dell’11,8%. A marzo, il governo centrale ha fissato un target di crescita, in un ambiente impegnativo e condizionato da molte incertezze sul fronte interno ed esterno, compreso nella forchetta «6-6,5%». La guerra dei dazi con gli Usa ha colpito l’economia a livello globale, soprattutto nella seconda metà del 2018. Uno scenario che mette ancora più pressione sulla Cina alle prese con gli sforzi per allentare la leva del debito come strumento primario per la crescita.

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