11 giugno 2018 - 02:18

Elezioni comunali 2018, la Lega trascina il centrodestra a Treviso e Vicenza. Il Pd tiene Brescia, ma perde Catania. Frenata M5S|Tutti i dati

Del Bono riconfermato a Brescia. Centrodestra in vantaggio anche a Viterbo e Catania. Il centrosinistra, invece, è avanti ad Ancona e Siena. Bene la Lega. Cinque Stelle in difficoltà a Roma: tonfo nei municipi al voto

di Carlotta De Leo e Redazione Online

Emilio Del Bono (Pd), rieletto sindaco di Brescia (Lapresse) Emilio Del Bono (Pd), rieletto sindaco di Brescia (Lapresse)
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La Lega in grande spolvero ha trascinato il centrodestra alla vittoria da Nord a Sud nelle elezioni comunali che hanno chiamato al voto 7 milioni di italiani in 760 Comuni, con un'affluenza in calo rispetto alle precedenti amministrative e di poco superiore al 60 per cento. A scrutinio finito, a Treviso Mario Conte ha conquistato la poltrona di sindaco, facendo tornare al potere la Lega dopo la parentesi di Giovanni Manildo. Centrodestra in vantaggio anche a Vicenza dove Francesco Rucco ha evitato il ballottaggio; Sondrio (con Marco Scaramellini in netto vantaggio ma sotto la soglia del 50% che garantisce la fascia tricolore al primo turno); Viterbo, Sondrio, Terni, Brindisi, Catania e Siracusa. Il centrosinistra, invece, è avanti ad Ancona, Siena (con il 27,4% per cento) e Brescia con Emilio Del Bono (Pd) che ha ottenuto la riconferma al primo turno con il 53,9%. Il Movimento Cinque Stelle, dopo la vittoria alle politiche di marzo, ha dimostrato difficoltà sul territorio, conquistando qualche ballottaggio (Avellino), ma perdendo due dei municipi romani al voto, e Ivrea, la città di Casaleggio, dove il candidato grillino è arrivato «solo» quarto.

Exploit nel Nordest della Lega

Il primo test delle urne dopo la nascita della maggioranza di governo gialloverde può essere considerato un termometro dei rapporti di forza tra Cinquestelle e Carroccio e tra i rispettivi leader, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il secondo ha subito cantato vittoria: «Sono molto contento. Per i sindaci e i cittadini, che avranno ottimo sindaci. E per i ballottaggi in città difficilissime sino a ieri». Già prima degli scrutini, la Lega era certa di fare il pieno nel Nordest, partendo proprio dalla riconquista di Treviso. A Vicenza, dove il M5S non ha corso, il candidato del Carroccio Francesco Rucco ha ottenuto il 50,6per cento . A Pisa — unico capoluogo con affluenza in aumento — si è registrata una forte crescita della Lega e un ballottaggio tra Andrea Serfogli (centrosinistra) e Michele Conti (centrodestra). Ballottaggio tra centrosinistra e M5s anche ad Avellino (tra i nuovi venti sindaci eletti nella provincia campana c'è soltanto una donna). A Imperia, invece, Claudio Scajola e la sua lista civica sono stati i più votati con il 35,28 per cento e andranno al ballottaggio il 24 giugno con Luca Lantieri, il candidato ufficiale del centrodestra. Inespugnabile anche Lazzate (Monza e Brianza), che dopo 25 anni si conferma feudo leghista.
«FdI cresce ancora, il centrodestra unito vince, il Pd perde i suoi fortini e il M5S non pervenuto... Pronti per i ballottaggi», ha commentato su Twitter Giorgia Meloni.

Centrosinistra

Il centrosinistra ha segnato un arretramento rispetto al voto del 2013 quando conquistò 14 dei 20 capoluoghi al voto. Ora, invece, ha perso Catania: l’ex sindaco Enzo Bianco (che correva con una serie di liste civiche, rinunciando al Pd) ha già concesso la vittoria al suo avversario. A Siena, il sindaco dem uscente Bruno Valentini dovrà scontrarsi al ballottaggio contro Luigi De Mossi del centrodestra. A Terni, il candidato di centrosinistra Luigi Angeletti è restato fuori dal secondo turno. A Massa (Carrara) sarà ballottaggio tra Alessandro Volpi del centrosinistra e Francesco Persiani del centrodestra, mentre a Imola, provincia di Bologna, le urne hanno decretato un inedito ballottaggio tra Carmen Cappello del Pd e Manuela Sangiorgi del M5S. Ballottaggi tra centrodestra e centrosinistra anche a Sondrio, Teramo, Brindisi. Ad Ancona, unico capoluogo di regione al voto, c'è stato un crollo dell’affluenza rispetto alle politiche (54 per cento contro il 75 per cento del 4 marzo) e sarà ballottaggio tra Valeria Mancinelli del Pd e il centrodestra, che sostiene il civico Stefano Tombolini. Trema, invece, il feudo rosso di Cinisello Balsamo: qui andranno al ballottaggio Giacomo Ghilardi, capogruppo della Lega sostenuto da tutto il centrodestra, e liste civiche con il 45,94 per cento e il sindaco uscente Siria Trezzi, sulla cui ricandidatura si era spaccato il Pd, che arriva al 41,03 per cento. «Il #Pd deve cambiare da cima a fondo, ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata. C'è bisogno di #alternativa al Governo a guida Salvini», ha detto l'ex premier Paolo Gentiloni su Twitter.

Tonfo M5S nei municipi romani

Nel Lazio si è votato in 47 Comuni e in due Municipi di Roma che hanno popolazione da città media. Nella capitale al vaglio due anni di giunta Raggi: affluenza molto bassa, sotto il 30 per cento, etonfo del M5S che ha perso due municipi (il III e l’VIII). Se a novembre scorso i pentastellati avevano conquistato il Municipio di Ostia, commissariato per oltre due anni per infiltrazioni mafiose, e alle politiche del 4 marzo scorso si erano confermati primo partito in città con una media attorno al 30 per cento, stavolta arriva una secca sconfitta. «Grande vittoria del centrosinistra e clamorosa sconfitta del M5S a Roma. Il Pd Roma è primo partito Dopo due anni di disastri in Campidoglio, l'era Raggi è già finita. Avanti», scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato del Partito democratico.

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