14 dicembre 2018 - 10:52

Londra vieta la pubblicità sessista «Danneggia tutta la società»

A giugno entra in vigore il nuovo regolamento dell’authority che mette al bando l’uso di stereotipi di genere come una donna in difficoltà con il parcheggio o un uomo che non sa cambiare il pannolino

di Monica Ricci Sargentini

Londra vieta la pubblicità sessista «Danneggia tutta la società»
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Spot pubblicitari che mostrano una donna in difficoltà a parcheggiare una macchina o un uomo che sta in panciolle sul divano mentre la moglie prepara la cena non saranno più mandati in onda o pubblicati in Gran Bretagna. L’Advertsing Standards Authority (Asa), l’autorità che supervisiona la pubblicità, ha stabilito un nuovo codice di condotta che «vieta la diffusione di stereotipi di genere che potrebbero offendere o danneggiare i cittadini». Le nuove regole entreranno in vigore dal prossimo 19 giugno: «Cambiare le norme non porrà fine alle disuguaglianze di genere ma sappiamo che la pubblicità può rafforzare gli stereotipi e limitare le potenzialità di vita di ciascuno di noi» ha detto Ella Smillie del Comitato per la pratica pubblicitaria che si è occupato di stilare il nuovo regolamento. Le misure riguarderanno i giornali, le riviste, gli spot mandati in onda sulla tv o al cinema ma anche i volantini pubblicitari e i post a pagamento degli o delle influencer su Instagram.

Il caso

La necessità di un cambiamento di normativa era emersa nel 2015 quando la pubblicità di un prodotto dimagrante raffigurante una donna pelle e ossa in costume da bagno (nella foto sopra) si era attirata le proteste (e anche le ironie) dei consumatori che avevano subissato di email l’organismo di controllo.

La tendenza

L’autorità sa già che sarà accusata di censura e di cedere troppo al politicamente corretto ma assicura che la stessa linea è seguita dal mercato pubblicitario. Questo non vuole dire che i britannici non vedranno più una donna attraente consigliare una marca di profumo o un’altra pulire casa ma il messaggio non deve seguire gli stereotipi sessisti. Anzi. Ad essere benvenute saranno le réclame che si prenderanno gioco dei luoghi comuni. Vedremo, insomma, un uomo bravissimo a cambiare i pannolini o una donna che cambia lo pneumatico di un’automobile piuttosto che il contrario. «Gli stereotipi di genere possono impedire ad alcune persone di mettere a frutto tutte le proprie potenzialità danneggiando così l’economia e la società» ha detto ancora Smillie.

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