lo stratagemma
Messico-Usa, i migranti superano il confine sull'ultraleggero
Due cinesi sono riusciti ad attraversare la frontiera americana a bordo di un velivolo, ma sono stati bloccati appena toccata terra
Questa volta i clandestini hanno superato il muro al confine Messico-USA a bordo di un ultraleggero a motore condotto da un pilota. Solo che la Border Patrol li ha bloccati poco dopo l’atterraggio nella zona di Calipatria, California.
L’equipaggiamento
Una pattuglia, in servizio nel settore di El Centro, ha individuato il velivolo che ha violato la frontiera nella notte. E dopo una rapida ricerca ha scoperto in un campo due illegali d’origine cinese e un loro complice che li attendeva su un’auto. I clandestini erano equipaggiati per affrontare il freddo durante la breve trasvolata sopra la “Linea”: avevano caschi da moto, guanti imbottiti e scaldamani. Piccoli indizi che fanno pensare ad una buona organizzazione che di solito ricorre a questi velivoli per trasferire carichi di droga.
Carico di droga
Nella giornata di domenica, nel medesimo quadrante, la polizia ha intercettato una spedizione di stupefacenti sempre con un deltaplano. Gli agenti hanno sequestrato due borsoni pieni di metanfetamina e una bicicletta. Vicino c’era un cestello in metallo che è agganciato sotto il mini-aereo per ospitare il carico ed in seguito è “lanciato” in un punto prestabilito. I grandi terreni agricoli a nord di El Centro e lungo il confine sono l’ideale per queste missioni in quanto pianeggianti, poco abitati, con molte stradine di servizio trasformate in vie di fuga. I “diavoli volanti” modificano i motori per allungare l’autonomia e, in qualche caso, per renderli più silenziosi. Le luci di una cittadina e le coordinate del GPS aiutano i piloti a raggiungere la meta.
Prezzo alto
L’aspetto interessante è la nazionalità dei passeggeri. I clandestini cinesi sono buoni “clienti” per i trafficanti in quanto pagano una quota di passaggio molto più alta rispetto a quella versata dai centro-americani. Per questo le gang sono pronte a mettere a disposizione i canali riservati alla droga, dunque gli ultraleggeri e persino i costosi tunnel scavati sotto il muro. In un caso le autorità hanno accertato che tre asiatici avevano versato ai “passatori” 30 mila dollari a testa per entrare dal Messico in California. La somma è parziale, visto che il migrante in arrivo dalla Cina può sborsare anche il doppio.