21 dicembre 2018 - 12:39

Zineb El Rhazoui: «L’Islam deve sottomettersi alla legge». E la giornalista viene minacciata di morte

L’ex firma di Charlie Hebdo, 36 anni, è finita nel mirino degli islamisti per la seconda volta in meno di tre mesi: ha cercato di fare distinzione tra i musulmani e gli integralisti che sostengono la superiorità della sharia (la legge coranica) sulle leggi dello Stato

di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi

Zineb El Rhazoui: «L’Islam deve sottomettersi alla legge». E la giornalista viene minacciata di morte
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A quasi quattro anni dall’attentato a Charlie Hebdo, una ex collaboratrice del settimanale francese, la giornalista franco-marocchina Zineb El Rhazoui, è vittima di una nuova campagna di odio per avere osato affermare che «l’Islam deve sottomettersi alla critica». Zineb El Rhazoui ha pronunciato quelle parole nel corso di un’intervista al canale di informazione CNews venerdì 17 dicembre. La 36enne giornalista ha cercato di fare la distinzione tra i musulmani e gli integralisti islamici che sostengono la superiorità della sharia (la legge coranica) sulle leggi dello Stato, ricordando ai secondi che sono le religioni a doversi adattare alle norme della Repubblica e non il contrario.

L’odio

Ancora sotto scorta dopo essere scampata per caso alla strage del 7 gennaio 2015, la donna ha subito una nuova campagna di odio sui social media, con appelli a ucciderla o a violentarla. Qualche giorno dopo, mercoledì 19 dicembre, El Rhazoui è tornata in tv per annunciare di avere presentato denuncia e per ripetere le sue convinzioni: «Non è la prima volta che sono vittima di una campagna d’odio e anche di fatwa (editti religiosi) che reclamano la mia testa, e tutto per delle frasi di buon senso, come quelle che ho pronunciato venerdì scorso e che mi provocano adesso minacce di morte e di stupro. Ripeto quel che penso: l’islam deve sottomettersi alle leggi della Repubblica, all’umorismo, alla ragione, alla critica, come tutte le altre religioni».

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