27 dicembre 2018 - 11:09

India, 15 giovani intrappolati in miniera. «Ci vuole un miracolo»

Non si fermano le ricerche dei minatori, alcuni anche minorenni, bloccati da 13 giorni in un sito di estrazione illegale del carbone. «Non abbiamo le pompe per drenare l’acqua»

di Marta Serafini

India, 15 giovani intrappolati in miniera. «Ci vuole un miracolo»
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Sperano in un miracolo le famiglie, mentre proseguono le operazioni di soccorso in India per liberare 15 lavoratori intrappolati da 13 giorni in una miniera dello stato di Meghalaya (nord-est), a più di 112 metri sotto terra.

«Tana del topo»,la chiamano così questa miniera illegale di carbone situata nel distretto di East Jaintia, come decine di altre in questa regione. I 15 - tutti giovanissimi, tra cui anche dei bambini- erano entrati il 14 dicembre come ogni giorno. Da queste parti non è raro veder passare uomini, ragazzi e bambini in bicicletta con il viso sporco e i cesti pieni di carbone venduti a poche rupie. Immigrati, disperati, che per pochi soldi passano l’esistenza nelle viscere della terra. «Ritrovarli in vita sarebbe un miracolo»,dice la stampa locale. «Solo Dio e la sua grazia possono ridarceli vivi», spiega alla Reuters Kyrmen Shylla, capo del ministero per la gestione dei disastri del Meghalaya. Intanto i soccorritori vanno avanti. «Stiamo cercando di drenare la miniera ma abbiamo bisogno di una pompa più potente», ha fatto sapere Sk Shastri, comandante delle operazioni di soccorsi.

I lavoratori sono stati colti di sorpresa da alluvioni impreviste e abbondanti che hanno bloccato l’uscita della miniera. «Siamo speranzosi che i minatori possano aver trovato una zona asciutta nel pozzo principale, così abbiamo più tempo per raggiungerli» ha detto Santosh Singh della Forza di risposta nazionale ai disastri (NDRF). Ma quello che Singh non dice è che non esistono mappe della miniera in quanto una miniera lì non dovrebbe esserci. Le ricerche sono riprese dopo che erano state sospese domenica a causa delle forti piogge. Circa 100 uomini dei soccorsi sono stati impiegati per l’operazione di salvataggio.

Parte dei minatori sono migranti, provenienti dai Paesi vicini, che lavorano in India per sbarcare in lunario, ma in condizioni molto precarie e illegali. Per legge l’estrazione mineraria illegale è vietata dal 2014, ma i proprietari terrieri non si fermano davanti ai divieti. L’India è il terzo produttore mondiale di carbone e la sua produzione copre il 60% del fabbisogno energetico del Paese.

Almeno 15 minatori sono morti nella regione del Meghalaya nel 2012. I loro corpi non sono mai stati ritrovati.

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