8 giugno 2018 - 14:43

G7, Trump: «La Russia dovrebbe partecipare». Conte: «Sono d'accordo»

La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti prima dell'inizio del vertice. Il premier si è si detto d'accordo. Ma per l'Ue il formato non si tocca

di Redazione Online

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La Russia dovrebbe essere presente ai lavori del G7, che tornerebbe così a chiamarsi G8. Lo ha detto il presidente statunitense Donald Trump prima dell'inizio del vertice dei capi di Stato e di governo che si tiene oggi e domani in Quebec, Canada: «Hanno espulso la Russia, dovrebbero reintegrarla. Dovremmo averla al tavolo dei negoziati». La presenza di Mosca è stata sospesa nel 2014, a causa della crisi internazionale legata all'annessione della penisola di Crimea.

Il presidente Usa, che lascerà i lavori in anticipo per recarsi a Singapore, ha anche spiegato di aspettarsi un'escalation delle tensioni sui temi commerciali a causa delle continue dispute sui dazi di Washington sull'acciaio e sull'alluminio. Anche secondo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk sarà «un G7 più difficile di quello di Taormina». Le nostre discussioni saranno tutt'altro che facili: è evidente che c'è un disaccordo economico su commercio, clima e accordo nucleare» iraniano.

Sulla Russia, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è subito detto d'accordo con Trump, con un tweet: «Dovrebbe rientrare nel G8. È nell’interesse di tutti». Poi ha ridimensionato un po' il concetto: «Valuteremo, deve ancora iniziare il G7, non mi chiedete adesso posizioni, valuteremo nel confronto con altri partner. C'è sensibilità nell'apertura al dialogo, questo non significa stravolgere un percorso attualmente definito ed è collegato all'attuazione degli accordi di Minsk», ha dichiarato ai giornalisti. Fredda, comunque, la reazione del Cremlino: «La Russia si concentra su altri formati», ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Netta la posizione di Tusk e del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, secondo i quali il formato G7 al momento non si tocca: «Dobbiamo salvaguardare i principi dell'Ue, tra i quali il fatto che gli stati europei, come la Russia, debbano rispettare le regole internazionali. Certo, dobbiamo riaprire il dialogo con Mosca, ma in altri modi».

Le tensioni fra il presidente Usa e gli altri leader hanno impattato sull'andamento dei listini europei, piegati dai timori di impatti sugli accordi commerciali esistenti ma anche dai segnali di rallentamento dell'economia europea. La più penalizzata è risultata essere Piazza Affari.

Conte ha incontrato Tusk, che si è detto «onorato» e ha definito buoni i colloqui «su G7, l'Unione economica e monetaria, migranti e Russia. Abbiamo concordato di incontrarci a Roma prima del vertice europeo di giugno».

L’attenzione verso il debuttante premier italiano era alta. Lui ha poi parlato brevemente alla stampa. «L’Italia è stata lasciata totalmente sola ad affrontare l’emergenza immigrazione» ha detto, per poi dirsi «preoccupato che le sanzioni contro la Russia colpiscano la popolazione civile». Sul tema dei dazi, primo punto nell’agenda del G7 Conte ha detto: «Saremo portatori di una posizione moderata, cercheremo di capire le ragioni che portano ad assumere certe posizioni e ci comporteremo di conseguenza».

Per il presidente francese Emmanuel Macron la strada è spianata e in discesa: «Abbiamo la stessa posizione, nella stessa direzione, con energia e determinazione», ha scritto su Twitter. Si sarebbe dovuto incontrare con Trump in mattinata, ma un ritardo del presidente Usa ha fatto saltare l'appuntamento.

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