11 giugno 2018 - 10:09

Sorrell «pagava prostitute con la carta di credito aziendale»

Il pubblicitario aveva abbandonato il colosso da lui fondato ma non si conoscevano i motivi della sua scelta. Il quotidiano americano svela quale sarebbe la ragione del suo passo indietro

di Luigi Ippolito, corrispondente da Londra

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Un velo di segretezza era stato calato sulle vere ragioni delle dimissioni di Sir Martin Sorrell, due mesi fa, dalla guida di WPP, il colosso mondiale della pubblicità da lui fondato. Era stato detto soltanto che il passo indietro era arrivato al termine di una indagine interna che aveva appurato una «cattiva condotta». Ma ora emerge che il re dei pubblicitari faceva un uso disinvolto delle finanze aziendali, fino a far passare per spese di lavoro le sue visite ai bordelli di Shepherd Market, la zona a luci rosse di Mayfair.

Un potente tra i potenti della Terra

Lo scandalo investe un personaggio la cui importanza va ben al di là dell’industria del marketing e della comunicazione, di cui pure era un titano. Sir Martin Sorrell era un ospite fisso della conferenza di Davos e il mese scorso era nella cappella di Windsor, invitato al matrimonio di Harry e Meghan. Un potente fra i potenti della Terra.

Un personaggio dittatoriale

Il Financial Times ha condotto un’accurata inchiesta sui metodi e i comportamenti del 73enne Sir Martin. Viene fuori il ritratto di un personaggio dittatoriale, incline agli insulti e agli abusi nei confronti dei sottoposti. Vittime particolari le sue segretarie, incaricate di organizzare la vita di un manager perennemente in giro per il mondo. Poche resistevano oltre i 18 mesi, nonostante lo stipendio generoso, a partire da 4 mila sterline al mese. Una di loro si era rivolta a un medico che le aveva consigliato di cambiare lavoro «altrimenti sarebbe morta».

Le spese «di rappresentanza»

Ma a destare perplessità era soprattutto la mancanza di confine fra le spese di lavoro e quelle personali, inclusi i viaggi di sua moglie. Sorrell era arrivato a spendere oltre 450 mila sterline l’anno (più di mezzo milione di euro) per «rappresentanza»: lui che nel 2015 si era intascato uno stipendio di 70 milioni di sterline (circa 80 milioni di euro). Per di più, chiedeva spesso anticipi in contanti, che non giustificava: nonostante le sue spese fossero in genere saldabili con carte di credito.

L’avvistamento in un bordello

Il motivo sta probabilmente nelle sue visite a Shepherd Market: due suoi dipendenti un giorno lo hanno riconosciuto che entrava in un bordello della zona. L’inchiesta interna è stata avviata proprio grazie alla segnalazione degli impiegati. Ma probabilmente ha potuto prendere corpo nel nuovo clima che si è creato dopo la caduta di Harvey Weinstein e le rivelazioni sulle «cene indecenti» al President’s Club, di cui la WPP era sponsor: l’impunità ormai non è più concessa a nessuno.

La buonuscita da 20 milioni

Dopo le sue dimissioni in aprile, Sorrell aveva continua a far parlare di sé. In primo luogo perché se ne era andato portandosi dietro una buonuscita d’oro, valutata ad almeno venti milioni. Poi perché aveva annunciato di voler fondare una nuova agenzia pubblicitaria, in diretta concorrenza con la WPP. Ma adesso, dopo le rivelazioni sulla sua condotta, dovrà probabilmente rivedere i piani.

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