27 giugno 2018 - 10:46

Migranti, marcia indietro di Seehofer: «La Germania non accoglierà nessun profugo della Lifeline»

La nave è sbarcata alla Valletta. Olanda e Belgio si aggiungono alla lista dei Paesi disposti ad accogliere i migranti. A bordo anche il fotografo italiano Danilo Campailla

di Redazione online

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La Germania non accetterà alcun migrante della «Lifeline», attraccata nel porto di La Valletta. Lo ha detto al Bundestag il ministro federale dell’Interno, Horst Seehofer, fautore di una linea dura sul tema che da settimane lo conduce a uno scontro con la cancelliera, Angela Merkel. In mattinata lo stesso Seehofer aveva affermato che Berlino avrebbe accolto i migranti solo nel caso di sequestro della nave, ma in serata, secondo quanto riferisce «Der Tagesspiegel», il falco Seehofer ha cambiato idea e, sostenendo che non deve essere creato un «precedente», ha affermato che siccome già otto paesi europei sono disponibili, «non vi è bisogna che la germania agisca». Non è chiaro se la posizione di Seehofer sia condivisa da Merkel. Spetta adesso al ministro degli Esteri, Heiko Mass, occuparsi delle ricadute diplomatiche probabili azioni giudiziarie di Malta contro l’equipaggio tedesco della Lifeline, che in giornata aveva scritto una lettera aperta al ministro degli Interni tedesco: «È vergognoso che il governo federale stia contribuendo a far morire le persone nel Mediterraneo», si legge.


Lo sbarco

Intanto la nave è arriva a La Valletta. Dopo le cure sanitarie, i migranti saranno distribuiti, oltre a Malta, tra i Paesi europei che hanno già dato il loro consenso, dove saranno avviate le procedure per la richiesta d’asilo. Quanto alla distribuzione dei migranti che si trovano a bordo della nave, Muscat ha ringraziato «Francia, Italia, Irlanda, Portogallo e Lussemburgo») ai quali si sono poi aggiunti Olanda e Belgio), mentre ha rimarcato che «altri stati membri dell’Unione europea si sono rifiutati di accogliere i migranti».

Sulla Lifeline anche un fotografo italiano

A bordo della Lifeline c’è anche un fotografo freelance italiano, Danilo Campailla, 30 anni, originario di Vittoria, in provincia di Ragusa. Campailla è in attesa di essere informato se è indagato o meno. I suoi legali hanno riferito che chiederà «la protezione diplomatica in ambasciata».

«Caso unico»

Il premier maltese ha sottolineato che quello raggiunto oggi è «un caso unico» per una nave «in cui il capitano ha disobbedito agli ordini». E che il suo Paese «è il secondo per numero di richiedenti asilo accolti pro capite in Europa, soprattutto a causa dei movimenti secondari di cui si parla» e «il primo a compiere il suo dovere nel piano di ricollocamento da Italia e Grecia».

La soluzione europea

Martedì l'annuncio che una soluzione «europea» era stata trovata. Ma mercoledì mattina la Lifeline, in attesa da otto giorni al largo di Malta, con 233 migranti a bordo, aveva ricevuto solo il permesso di entrare in acque maltesi per cercare riparo dalle cattive condizioni meteo, non di attraccare nei porti dell'isola. Ne aveva dato notizia l’ong tedesca, via Twitter. Subito, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Danilo Toninelli, ha twittato: «La #Lifeline sta entrando a Malta. È una grande vittoria per l'Italia che può diventare un vittoria per tutta l'Europa, ma solo se prevarrà la solidarietà sugli egoismi. Se accadrà, l'isola potrà essere ricordata come la Ventotene del nuovo secolo». «Cinguettio» condiviso dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier italiano, parlando alla Camera in vista del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno, ha anche affermato che «Il regolamento di Dublino va superato perché non ci sono più dubbi che sia inadeguato a gestire flussi migratori». «Le coste italiane sono coste europee, il criterio del Paese di primo arrivo va rivisto e superato, non possiamo portare tutti in Italia e Spagna» ha aggiunto.

Appello ong

La situazione della nave era diventata nelle ultime ore sempre più preoccupante, perché accoglie a bordo un numero di persone tre volte superiore alla capienza e comincia a scarseggiare il cibo. In una nota congiunta, diverse organizzazioni non governative di Italia e Malta avevano preso posizione dopo gli attacchi subiti da parte dei governi dei due Paesi, chiedendo «che tutte le parti coinvolte permettano lo sbarco immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili, che si trovano a bordo della Lifeline». In precedenza la Lifeline aveva pubblicato un post su Facebook in cui accusava il governo tedesco di essere di ostacolo al suo approdo a Malta: «Il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer agisce come una versione tedesca del collega italiano Salvini e rende il governo tedesco complice della mancata assistenza a persone in pericolo», aveva scritto Axel Steier.

L'accordo

A convincere Malta a dare l’ok all’approdo della Lifeline sarebbero stati il premier italiano Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron, che si sono incontrati segretamente nella giornata di lunedì 25 giugno.

L'incontro Conte-Macron

Dell'incontro tra Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron parla oggi anche il Financial Times: il quotidiano della City racconta che i due si sono trovati per una cena di lavoro «fuori programma», lunedì sera, nel ristorante Casina Valadier nel parco di Villa Borghese a Roma, «nel tentativo di spegnere le tensioni sull'immigrazione che stanno avvelenando le relazioni tra i paesi europei e che rischiano di far fallire il cruciale vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea che si svolgerà a Bruxelles giovedì 28 e venerdì 29 giugno». Il presidente francese, che era a Roma per una udienza in Vaticano con Papa Francesco, si è intrattenuto per un lungo colloquio con il primo ministro italiano: al centro dell'incontro, secondo le fonti citate dal FT, c'era innanzitutto l'emergenza rappresentata dalla «Lifeline», che solo martedì 26 giugno ha ricevuto dal governo di Malta il permesso di sbarcare i 234 migranti che aveva raccolto davanti alle coste della Libia. L'incontro tra Conte e Macron, scrive il quotidiano, rappresenta un nuovo sforzo diplomatico per ridurre le divergenze sulla questione migratoria in vista del vertice Ue: un mancato accordo su questo tema, sottolinea il giornale della City di Londra, potrebbe di impedire i progressi su altre questioni-chiave come la riforma dell'eurozona; e potrebbe persino rappresentare un colpo letale alla leadership della cancelliera tedesca Angela Merkel, il cui esecutivo rischia la crisi a causa delle richieste radicali avanzate proprio in materia di immigrazione del suo alleato bavarese, l'Unione sociale cristiana (Csu), nella fragile «grande coalizione» al governo in Germania.

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