6 luglio 2018 - 01:48

Rapporti Usa-Russia, Trump: «Andare d’accordo è bene, Putin è okay»

Il presidente durante un comizio a Great Falls, nel Montana, in vista del suo faccia a faccia con il presidente russo il prossimo 16 luglio a Helsinki

di Redazione Online

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«Andare d’accordo con la Russia, con la Cina e con altri Paesi è una cosa positiva. Non è una cosa negativa. È un bene». Così il presidente Donald Trump durante un comizio a Great Falls, nel Montana, in vista del suo faccia a faccia con il presidente russo Vladimir Putin il prossimo 16 luglio a Helsinki, in Finlandia. «Sono totalmente preparato» per il vertice, «mi sono preparato per questo per tutta la vita», ha rimarcato il miliardario riferendosi al fatto che era stata messa in discussione la sua preparazione per lo storico summit con il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, lo scorso 12 giugno a Singapore. Quanto a Putin, lo ha difeso, anche rispetto al fatto di essere stato un agente dei servizi segreti del Kgb. «Sapete che c’è? Putin è okay. È okay. Noi siamo okay. Siamo persone e, fidatevi, andrà semplicemente tutto bene».

La Nato

Alla vigilia del vertice Nato in calendario mercoledì prossimo a Bruxelles, il presidente anticipa cosa dirà: «Alla Nato dirò che devono iniziare a pagare i loro conti». Poi ha aggiunto: «Gli Stati Uniti non possono occuparsi di tutto», ha insistito il presidente che ha inviato infuocate lettere ai leader dell’Alleanza Atlantica il mese scorso reclamando un aumento delle spese per la difesa e minacciando altrimenti, secondo il New York Times, di rivedere la presenza delle truppe americane all’estero.

A Londra

Intanto è stata confermata anche la prima visita di Donald trump in Gran Bretagna, sebbene declassata a viaggio di lavoro e dunque senza la pompa magna riservata alle visite di stato. Arriverà a Londra venerdì 13 luglio dove lo aspettano ingenti proteste. I manifestanti sono riusciti anche a raccogliere 16.000 sterline per un mega palloncino di 6 metri che raffigura un Trump bambino arrabbiato e che sorvolerà i cieli venerdì mattina, con tanto di benestare del sindaco londinese, Sadiq Khan, che il presidente Usa aveva attaccato per l’attentato al London Bridge e che lo scorso anno aveva chiesto al governo l’annullamento della visita nel Regno Unito dell’inquilino della Casa Bianca.

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