22 luglio 2018 - 11:20

Hillary Clinton: «Incontro Trump-Putin inquietante. I russi interferiranno ancora con il voto»

La ex candidata alle presidenziali: «Alle elezioni di mid-term rischio di altri cyber attacchi». E sul vertice di Helsinki: «Non sappiamo da che parte sta il presidente»

di Francesco Giambertone

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Hillary Clinton riappare di sabato pomeriggio su un palco a Central Park, nel cuore di New York. È ospite dell’OzyFest, un festival di incontri e di musica. Ha un abito comodo, il viso più pieno, un taglio di capelli leggermente diverso e un argomento principe di cui parlare: Donald Trump. Le chiedono un commento sull’incontro del presidente, l’uomo che un anno e mezzo fa la sconfisse alle elezioni, con Vladimir Putin a Helsinki: «Non sappiamo cosa si siano detti in quella stanza - sottolinea la ex Segretaria di Stato —. Finora dalla Casa Bianca abbiamo sentito solo silenzio a riguardo». In realtà Trump si è schierato apertamente con Putin negando l’intervento russo e suscitando reazioni furiose dai Repubblicani e dai Democratici, salvo fare retromarcia una volta tornato a Washington. «L’idea che non sappiamo con sicurezza da che parte stia il presidente - ha detto Clinton - è profondamente inquietante».

I riferimenti al Russiagate e al presunto intervento russo per far vincere Trump nel 2016 sono chiarissimi, ancor di più dopo le 12 incriminazioni per gli hacker russi che secondo il procuratore speciale Robert Mueller avrebbero interferito con le elezioni. «È stato un enorme cyber attacco al nostro sistema elettorale, e ha avuto successo», lo descrive ora Clinton. «Un attacco al cuore della nostra democrazia. Il grande mistero è perché il nostro presidente non abbia parlato (a Helsinki accanto a Putin, ndr) in favore del suo Paese.

La preoccupazione della candidata alle presidenziali sconfitta nel 2016 è che i russi vogliano riprovarci a novembre, per le elezioni di mid-term. «Stanno ancora cercando nuovi modi per rubare informazioni sulla registrazione dei votanti, per esempio. Ho incontrato alcuni esperti di tecnologia della Silicon Valley : dicono che stavolta (i russi, ndr) potrebbero tentare di sovvertire la vera elezione. Far crollare i server a cui si inviano i risultati, interferire con le operazioni dei macchinari per il voto, perché troppi di questi sono collegati a internet. Siamo ancora molto vulnerabili, e l’amministrazione non ha una leadership».

Così la Russia, secondo Hillary, continua il suo gioco. «La strategia di Vladimir Putin è molto chiara. Vuole distruggere la Nato, l’Unione europea. Vuole smontare l’architettura mondiale uscita dopo la Seconda guerra mondiale. Prospera sulle divisoni. I suoi attacchi al sistema elettorale sono stati studiati per aiutare Trump», che di queste divisioni sarebbe il miglior interprete. Il presidente russo, ex spia del Kgb, «è abituato a leggere le persone - sostiene Hillary - e a manipolarle. Chiunque creda nella libertà difficilmente va d’accordo con lui. Trump vuole essergli amico per ragioni che stiamo ancora cercando di capire».

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