14 maggio 2018 - 09:25

Voto in Iraq, leader sciiti in vantaggio, Abadi ridimensionato

Record di astenuti, affluenza alle urne non supera il 44 per cento. Maggioranza relativa a Moqtada al Sadr e Hadi al Amiri

di Marta Serafini

shadow

La più alta astensione dell’epoca post Saddam, con l’affluenza alle urne che non supera il 44 per cento, e con due leader sciiti emergenti, mentre scivola al terzo posto la lista del premier sciita moderato Haidar al Abadi .

Secondo la Suprema commissione irachena elettorale, nelle prime 10 regioni in cui si sono scrutinate le schede, le liste del leader radicale sciita Moqtada al Sadr e dell’ex capo milizia sciita filo-iraniano Hadi al Amiri si sono aggiudicate la maggioranza relativa. Un risultato ancora non definitivo ma che ha visto i sostenitori di al Sadr festeggiare già ieri sera. Al Sadr è diventato noto nel Paese per aver guidato le rivolte anti Usa durante l’occupazione militare. Al Sadr è alla guida della lista al-Sairoon che riunisce i sadristi - seguaci del leader religioso Muqtada al-Sadr - e il Partito comunista iracheno. Mentre al Amiri, più vicino all’Iran, è capofila di Fatah (Conquista), ombrello per i tradizionalisti ISCI e gruppi affiliati con le milizie sciite (PMU).

Per quanto riguarda i candidati curdi, anche loro divisi in diverse liste, le storiche formazioni della regione autonoma del Kurdistan iracheno, il Partito democratico (Pdk) e l’Unione patriottica (Upk), sarebbero in testa nella regione autonoma curda e nelle località dell’Iraq popolate da curdi.Il Pdk del capo dell’esecutivo autonomo curdo, Nechirvan Barzani, sarebbe il partito piu’ votato, ottenendo 25 seggi sui 328 del parlamento federale di Baghdad (otto a Erbil, nove a Dohuk, sette a Mosul e uno a Sulaymaniyah). In seconda posizione l’Upk, che avrebbe 15 seggi (cinque a Kirkuk e Sulaymaniyah, tre a Erbil, uno sia a Mosul sia a Diyala). In terza posizione il partito Gorran («Cambiamento») con sei seggi, di cui cinque a Sulaymaniyah e uno a Erbil. E non sono mancate tensioni a Kirkuk, contesa tra gli iracheni e i curdi. Il primo ministro iracheno Haidar al Abadi, che è comandante in capo delle forze armate, ha dato ordine alle forze di sicurezza di garantire la pace e di mantenere la neutralità a Kirkuk e nel Kurdistan, dopo una serie di proteste per presunti brogli elettorali nelle elezioni parlamentari di sabato scorso nelle due regioni. Allo stesso tempo, si afferma in un comunicato emesso dall?ufficio del premier, Abadi ha invitato la commissione elettorale ad intraprendere iniziative rapide per controllare le urne e le apparecchiature elettroniche usate per la consultazione e rendere noti i risultati all’opinione pubblica.

I candidati sono 6.999 per 87 partiti, le candidate donne sono oltre 2000.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT