6 novembre 2018 - 09:50

Il marito di Asia Bibi: «Roma ci aiuti» Salvini: «Stiamo facendo il possibile»

Ashiq Masih lancia un appello al nostro governo: «Viviamo nella paura». Il ministro dell’Interno assicura: «Ci stiamo muovendo con discrezione». Tajani: ho chiesto al governo pachistano di farli partire

di Alessandra Muglia

Il marito di Asia Bibi: «Roma ci aiuti» Salvini: «Stiamo facendo il possibile»
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«Faccio appello al governo italiano affinché aiuti me e la mia famiglia ad uscire dal Pakistan». È il drammatico messaggio diffuso dal marito di Asia Bibi, Ashiq Masih, parlando al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre. Mentre la donna cristiana resta in carcere in attesa della registrazione della sentenza di assoluzione (”occorre una decina di giorni dal giorno del verdetto” aveva spiegato al Corriere il suo legale Saif ul-Malook durante il volo verso Amsterdam), la famiglia vive nella paura.

Il piano

E dall’Italia risponde positivamente Matteo Salvini su Twitter: «Ci stiamo lavorando con discrezione e attenzione insieme ad altri Paesi occidentali. Farò tutto il possibile per garantire un futuro a questa ragazza».

Tajani: li ho invitati a un incontro a Bruxelles

Intanto il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha annunciato di aver invitato il marito e i figli di Asia Bibi ad un incontro al Parlamento europeo: «Chiedo alle autorità del Pakistan — ha insistito Tajani — di rilasciare i documenti di viaggio necessari. Le regole europee prevedono protezione per chi è minacciato a causa della propria fede».

Le reazioni

Sulla concessione dell’asilo politico alla donna e alla sua famiglia c’è un sostegno trasversale a Montecitorio. «Vorrei che il governo italiano sentisse tutto il nostro sostegno, la nostra piena disponibilità, senza alcuna polemica, per liberare Asia Bibi. Tutto quel che si può fare è fondamentale» ha detto Matteo Renzi in diretta facebook. D’accordo anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, la presidente della Camera Mara Carfagna, l’ex premier Paolo Gentiloni e molti altri. Domenica scorsa era anche stata lanciata una petizione per portare Asia Bibi in Italia.

Le minacce

Le proteste dei fondamentalisti, che continuano a chiedere che Asia venga giustiziata, hanno costretto i familiari della donna a rimanere chiusi in casa in un luogo sicuro. «Siamo molto preoccupati perché la nostra vita è in pericolo - dice il marito di Asia - non abbiamo neanche più da mangiare perché non possiamo uscire a comprarlo». L’uomo, che nei giorni scorsi aveva già chiesto asilo in Gran Bretagna, negli Usa e in Canada, chiede dunque asilo anche all’Italia e soprattutto un aiuto per riuscire a lasciare il Paese. e invita i media e la comunità internazionale a mantenere alta l’attenzione sul caso di Asia.

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