21 marzo 2019 - 19:03

Lo stile della First lady cinese e la designer della moda green

La moglie del presidente Xi, appena atterrata a Roma, ama i capi essenziali. Ma Ke, la sua designer del cuore, la veste da quando Peng Liyuan prestava servizio nell’esercito

di Enrica Roddolo

Lo stile della First lady cinese e  la designer della moda green La First Lady Peng Liyuan è atterrata a Roma con il presidente Xi Jinping
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La First lady Peng Liyuan è arrivata a Roma e - a giudicare dallo stile del suo look- anche questa volta non ha rinunciato alla sua designer del cuore, per scendere stasera la scaletta dell’aereo che con il presidente Xi la porta in Europa.

Stilista concettuale

Sin qui, in effetti, per le grandi visite ufficiali all’estero (e quasi sempre in patria) non ha mai tradito la fiducia riposta in Ma.Ke. la designer-artista che non a caso è stata ospite alla Biennale di Venezia nel 2016 e di lei si è occupato anche il Victoria & Albert Museum di Londra. «Ci siamo conosciute a fine anni Novanta con Peng Liyuan, perché le piaceva il mio lavoro — ha spiegato al Corriere la designer cinese ripercorrendo la nascita del sodalizio di stile tra le due donne —. Semplicemente lei si è identificata perfettamente nella filosofia del mio lavoro creativo, e poi quando è diventata First lady mi ha chiesto di vestirla, su misura».
Così Ma. Ke.,. la designer che vive a Zhuhai, vicino a Canton e non ama affatto la mondanità di Shanghai né di Pechino (dove va solo 3-4 volte l’anno, nel suo showroom museo dietro al Museo nazionale d’arte) è diventata per la donna più potente della Cina la designer di riferimento. Quello che Jason Wu è stato per Michelle Obama, Oleg Cassini per Jacqueline Kennedy, Akris (oltreché Armani) per Charlène di Monaco e Chanel per Caroline.

A Pechino

A Pechino, il suo showroom è un laboratorio culturale, perché per lei moda «è arte e cultura sociale di un Paese: rivela i valori collettivi di un Paese. E lo stile di una first lady può influenzare i valori di un popolo. Così cerco di diffondere i valori tradizionali cinesi attraverso il design del brand WuYong (ma il debutto è stato nel 1996 con la griffe Exception de Mixmind): ho sempre amato la semplicità». WuYong vuole dire «senza utilità», e lei conferma che l’idea è venuta ascoltando i contadini cinesi. Un giorno uno di loro le chiese perché domandasse di mestieri ormai «senza utilità» nella nuova Cina lanciata verso il futuro. Si considera stilista di un’impresa sociale, e nella Cina della battaglia all’inquinamento e della corsa verso l’industrializzazione e gli affari, lo stile Ma.Ke. è fatto di materiali naturali, cucito a mano. Ha persino elaborato etichette ad hoc: il simbolo dell’ago e filo per dire cucito a mano, il catino per colorato con tinture naturali.

In Russia

Il messaggio che portano i vestiti della designer — suo il soprabito di gusto occidentale con il quale la first lady cinese ha stupito il mondo nel 2013, durante il viaggio di Stato in Russia con Xi Jinping, suo l’abito da sera blu indossato a Buckingham palace ospite di Elisabetta II — è insomma un messaggio culturale più che di stile. Forse per questo piace tanto a Peng Liyuan che conosce Ma.Ke. da quando la futura first lady calcava il palcoscenico come generale dell’esercito di Liberazione: si arruolò a 18 anni ma la bella voce l’ha portata a cantare per le truppe più che a imbracciare le armi.

Moda sostenibile

«L’economia cinese ha avuto una rapida crescita, con problemi sociali: inquinamento, sicurezza alimentare, concorrenza sleale. I villaggi sono stati svuotati dall’urbanizzazione, con disparità economiche sempre più marcate». E a tutto ciò il suo lavoro vuole dare una risposta, recuperando l’insegnamento della tradizione cinese.

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