25 marzo 2019 - 12:31

Lo stupro di gruppo che sconvolse l’India diventa una serie tv

Si chiama Delhi Crime lo sceneggiato prodotto da Netflix sul caso Nirbhaya, il brutale assassinio di una giovane studentessa nel 2012

di Monica Ricci Sargentini

Lo stupro di gruppo che sconvolse l’India diventa una serie tv Shefali Shah nei panni di Vartika Chartuvedi, la commissaria che indaga sull’omicidio e lo stupro della ragazza
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Tutti in India, e non sono in India, si ricordano del terribile stupro di gruppo avvenuto su un bus a Nuova Delhi nel 2012 quando una giovane studentessa di fisioterapia, Jyoti Singh Pandey, fu aggredita e uccisa dopo essere andata al cinema con un suo amico da sei uomini ubriachi. Ora l’orribile episodio è stato tramutato in una serie tv poliziesca da Netflix. Una decisione che ha lasciato perplessi molti ma non l’attrice Shefali Shah che interpreta il ruolo della poliziotta che indaga sull’omicidio: «Quando ho letto la sceneggiatura ho capito che c’era un’altra donna che aveva preso il testimone della vittima e aveva combattuto per avere giustizia. Una donna, non un uomo. E non è un caso. È lei che ha portato avanti la battaglia a nome di tutte le donne del Paese» ha dichiarato alla Bbc. La giovane studentessa venne ribattezzata dai media Nirbhaya, che vuol dire senza paura. E ancor oggi al suo caso ci si riferisce con quel nome. Gli aggressori sono stati condannati a morte nel 2013.

La vice commissaria

L’altra donna è Chhaya Sharma che al tempo del delitto era vice commissaria di polizia nella parte sud di Delhi e che nelle sette puntate della serie assume il nome di Vartika Chaturvedi. È lei la protagonista di Delhi Crime. «Se non fosse arrivata per prima in ospedale e non avesse reagito come ha reagito forse gli aggressori non sarebbero mai stati arrestati» spiega il regista Richie Mehta. La stessa poliziotta ammette di averci messo il cuore: «Essendo una donna ho voluto avere fede nella soluzione del caso. Quando si tratta di stupro mi succede qualcosa dentro. Vedere le condizioni in un cui era ridotta la vittima mi scioccato».

I dettagli

Nello sceneggiato non ci vengono risparmiati i dettagli dell’orribile crimine. La ragazza era stata stuprata con un oggetto di ferro che le aveva causato danni irreparabili agli organi interni. «Non pensavo che qualcuno potesse arrivare a fare una cosa del genere. Tanti sono gli stupri che avvengono ma in questo caso le lesioni erano al di là di ogni immaginazione».

Le critiche

La scelta di concentrarsi sul lavoro della polizia è stata criticata da alcuni media indiani. «Le sole persone che vengono umanizzate aono i poliziotti. Tutti gli altri personaggi compresi i famigliari della vittima sono solo delle comparse» ha scritto Piyasree Dasgupta sull’Huffington Post India.

Il documentario e il film

Il caso Nirbhaya era stato anche raccontato dalla Bbc nel documentario India’s Daughter, uscito nel 2015. La regista canadese-indiana Deepa Mehta ha girato il film Anatomy of violence sull’orribile delitto.

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